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L’importanza dell’intelligence per il sistema agroalimentare italiano. Scrive Monaco

Di Donato Monaco

La rilevanza strategico-economica del settore agroalimentare è stata riconosciuta anche dal legislatore italiano che ha esteso ad esso l’applicazione “dei poteri speciali” della Golden Power, già applicata ad altri settori ritenuti strategici e di interesse nazionale. L’analisi del Generale B. CC. Donato Monaco in vista del convegno del 4 aprile alla Camera dei deputati, Geopolitica e Sicurezza a tutela del sistema agroalimentare italiano

L’agricoltura in Italia, che rappresenta l’immagine stessa della nostra nazione, le tradizioni, i costumi e la stessa identità delle popolazioni, si caratterizza per una cospicua presenza di superfici agricole (51% della superfice totale) e conta circa 900mila occupati. A essa si connette il settore dell’industria alimentare, con quasi 400mila addetti, un valore delle esportazioni molto elevato e di consumi alto (240 miliardi di euro). Il “Made in Italy” agroalimentare ha un ruolo rilevante nell’ambito del settore delle esportazioni (60,7 miliardi di euro/anno).

L’agroalimentare italiano rappresenta, dunque, un sistema produttivo che gode di piena salute nel commercio internazionale e offre una grandissima opportunità di stabilità e di crescita per l’economia italiana. La rilevanza strategico-economica del settore agroalimentare è stata riconosciuta peraltro anche dal legislatore italiano che ha esteso l’applicazione “dei poteri speciali” della Golden Power, già applicata ad altri settori ritenuti strategici e di interesse nazionale anche a quello dell’agroalimentare.

Tale decisione è stata adottata anche in applicazione di quanto previsto dal Regolamento Ue n. 2019/452 che, nell’istituire un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell’Unione, all’art. 4, comma 1, lett. c) inserisce anche la “sicurezza dell’approvvigionamento dei fattori di produttivi critici, tra cui l’energia e le materie prime, nonché la sicurezza alimentare”.

Sempre più vi è la necessità di coniugare le attività di intelligence informate al principio di tutela economica del Made in Italy con quelle di una accentuata identificazione delle possibili minacce alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza agroalimentare italiana, nell’accezione di garanzia del conseguimento e del mantenimento della sovranità alimentare e del capitale agroalimentare, quale asset socio-economico strategico della nazione.

Quanto sopra illustrato conduce ad un progressivo rafforzamento delle strutture operative di intelligence, già impegnate nel settore come evidente risulta dalle relazioni annuali al Parlamento elaborate dal Dipartimento delle Informazione per la Sicurezza, con il fine di supportare l’autorità politica e consentirgli di operare le scelte di policies a tutela degli approvvigionamenti dei beni alimentari e del settore produttivo agricolo italiano in generale.

In particolare, l’obiettivo consisterebbe nelle segnalazioni delle criticità e delle vulnerabilità del sistema produttivo agricolo (food quality security) declinabili, ad esempio, nei termini di: difficoltà approvvigionative di prodotti agricoli fondamentali per l’alimentazione della popolazione nazionale; acquisizioni sospette e/o iniziative di acquisto da parte di soggetti esteri nei confronti di aziende agricole italiane; eventuali flussi commerciali internazionali e nazionali anomali di prodotti agricoli; azioni di spionaggio del know how italiano in materia di nuove varietà vegetali create nei laboratori nazionali a seguito di miglioramento genetico sostenibile; rischi riduzione della superficie agricola utile; rischio sulla disponibilità e sull’approvvigionamento dei fattori di produzione (esempi l’acqua, i fertilizzanti, etc); protezione strategica da specie aliene vegetali e animali, che possono rilevarsi dannose o addirittura pericolose per la conservazione di specie autoctone, e da fenomeni epidemici. segnalazioni su eventuali comportamenti “scorretti” in materia di “cessione dei crediti di carbonio nel settore agricolo”.

L’uso strategico delle analisi elaborate e delle iniziative intraprese dall’intelligence per il sistema agroalimentare italiano sono quanto mai utili a supportare i decisori politici oltre che nelle scelte legislative anche nei tavoli di concertazione a tutti i livelli per fornire elementi di indirizzo nei confronti delle autorità competenti e delle Forze di Polizia specializzate al contrasto di fenomeni criminosi che destabilizzano il mercato a tutela degli operatori di settore onesti, del cittadino (che si alimenta) consumatore e dell’economia reale.

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