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Digital divide, 5G e comuni. A che punto siamo in Italia

Mentre a livello nazionale sono state già adottate numerose semplificazioni, a livello locale la strada è spesso in salita. Tanto che negli ultimi due anni circa il 13% delle autorizzazioni per la realizzazione di infrastrutture richieste da Inwit è diventato oggetto di contenzioso con le amministrazioni locali. Il caso del comune di Diamante

A che punto siamo con il digital divide? L’Italia deve colmare le distanze con il resto dei Paesi europei sulle competenze digitali della popolazione. Come attesta il Report 2023 dell’Istat riguardo i cittadini e la tecnologia, solo il 45,7% delle persone di 16-74 anni che ha usato Internet negli ultimi tre mesi, ha competenze digitali almeno di base. Come anche il 61,7% dei ragazzi di 20-24 anni. Tale quota decresce rapidamente con l’età per arrivare al 42,2% tra i 55-59enni e attestarsi al 19,3% tra le persone di 65-74 anni.

L’Istat conferma anche il gap territoriale nell’uso di internet con un ritardo del Mezzogiorno (74,8%) reso particolarmente evidente da uno scarto di 7,3 punti percentuali rispetto al Nord e di 6,5 punti percentuali rispetto al Centro.

IL CASO DEL COMUNE DI DIAMANTE (CS)

Molti sono i casi però dove le campagne di sensibilizzazione si sono fermate davanti al no delle amministrazioni locali sulla costruzione delle infrastrutture tecnologiche delle reti 5G.

È proprio degli ultimi giorni la notizia del caso del Comune di Diamante, in Calabria, che dopo 8 condanne in sede amministrativa (6 sentenze/ordinanze del Tar e 2 del Consiglio di Stato) rifiuta la concessione dell’autorizzazione dell’inizio dei lavori a Inwit – la tower company in campo per la realizzazione delle infrastrutture.

Il Tar della Calabria ha trasmesso il dossier alla Procura della Repubblica di Paola, finito anche sul tavolo della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali danni erariali. Mentre a livello nazionale sono state già adottate numerose semplificazioni, a livello locale la strada è spesso in salita. Tanto che negli ultimi due anni circa il 13% delle autorizzazioni richieste da Inwit è diventato oggetto di contenzioso con le amministrazioni locali.

IL PIANO ITALIA 5G DEL PNRR

Proprio però nell’ottica della semplificazione e della collaborazione coi territori e quindi ridurre le barriere territoriali e sociali, anche attraverso la riduzione del digital divide, Inwit sta portando avanti il progetto Pnrr 5G, con la partnership con Open Fiber per l’FWA nelle zone remote del Paese.

Sono stati infatti siglati due protocolli d’intesa volti sempre alla comunicazione con gli enti locali. Il primo tra Inwit e Uncem (Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane) e un altro con Anci, Infratel, il Dipartimento Trasformazione Digitale e gli operatori aggiudicatari dei bandi del Pnrr.


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