Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

IA e commercio, così Londra chiama l’Italia. Parla il Lord Mayor Mainelli

L’intelligenza artificiale sia regolamentata in maniera responsabile, senza ostacoli agli scambi commerciali, dice l’ambasciatore della City in visita in Italia. Genova può diventare il secondo porto d’Europa in pochi anni, assicura

“Vogliamo garantire che l’intelligenza artificiale sia regolamentata in modo responsabile, ma anche che non ostacoli inutilmente gli scambi commerciali”. A parlare a Formiche.net è Michael Mainelli, economista di origini italiane, Lord Mayor di Londra per il biennio 2023-2024, ambasciatore della City e dei servizi finanziari del Regno Unito.

Il “primo cittadino” dello storico quartiere finanziario, reduce da una missione in Cina per parlare in particolare di pensioni con il vicepresidente Han Zheng, è in Italia per alcuni incontri. Lo intervistiamo tra gli stand del Salone del Risparmio. Quando si parla di intelligenza artificiale il suo principale timore è proprio l’impatto sul commercio, anche alla luce della centralità di Londra nel commercio globale e nel trasporto marittimo. Mainelli lascia ad altri le riflessioni sui destini dell’umanità. Ma avverte: “Il commercio è stato assolutamente fondamentale nell’ultimo mezzo secolo e, che ci crediate o no, sta diminuendo”.

Il Regno Unito e in particolare Londra guardano all’Italia quando si parla di intelligenza artificiale, sulla scia degli ottimi rapporti tra i due Paesi e la sintonia tra i due governi, ma soprattutto alla luce della presidenza italiana del G7 che ha fatto di questa tecnologica disruptive una priorità nell’agenda. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenta “la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest’epoca”, ha dichiarato Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, a novembre intervenendo all’AI Safety Summit convocato da Rishi Sunak, primo ministro britannico, a Bletchley Park. Indicano la necessità di un approccio “orizzontale” per affrontare opportunità e rischi, Mainelli sostiene che “adottare un approccio che mette l’uomo al centro è probabilmente la strada giusta da seguire”.

Parlando del rapporto tra i due Paesi, Mainelli spiega che ha avuto “un po’ di intoppi” dopo la Brexit. Ma il memorandum d’intesa sulla cooperazione bilaterale, firmato un anno fa da Meloni e Sunak, offre oggi “una piattaforma per fare passi avanti”, aggiunge ricordando che il Regno Unito è il primo investitore in Italia al di fuori dell’Unione europea (solo l’anno scorso gli investimenti sono stati di circa 21 miliardi di euro). Guardando al commercio e al trasporto marittimo parla di Genova, che “potrebbe diventare il secondo porto più grande d’Europa, entro i prossimi tre anni”. Anche per questo, Londra, che ospita l’Organizzazione marittima internazionale, punta a “ottimi legami” con la città ligure. “Condividiamo la stessa bandiera, quella di San Giorgio. Siamo città sorelle”, dice.

×

Iscriviti alla newsletter