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Indagine Ue sulla cinese Nuctech. Tra i clienti anche l’Italia

La società di attrezzature di sicurezza è stata oggetto del raid condotto all’alba di martedì dalle autorità di Bruxelles utilizzando i nuovi poteri anti-sovvenzioni straniere. I macchinari presenti anche all’aeroporto di Pisa

È il colosso delle attrezzature di sicurezza Nuctech l’azienda cinese oggetto del raid condotto all’alba di martedì dalle autorità di Bruxelles utilizzando i nuovi poteri anti-sovvenzioni straniere. Il gruppo, i cui uffici in Polonia e Paesi Bassi sono stati visitati dalle forze di polizia, è ben noto a Bruxelles avendo vinto – secondo documenti della Commissione analizzati dal Financial Times – oltre 160 gare d’appalto pubbliche per circa 120 milioni di euro in Europa nell’ultimo decennio, nonostante avvertimenti sulla sicurezza nazionale riguardanti i prodotti dell’azienda. La società, di proprietà statale cinese, produce scanner per merci, bagagli e persone utilizzati in tutta Europa, dai checkpoint di frontiera a numerosi aeroporti fino ai più grandi porti marittimi del continente che gestiscono decine di milioni di container ogni anno.

Nuctech, ricorda il quotidiano, è stata a lungo criticata per i suoi stretti legami con Pechino (nel board c’era anche Hu Haifeng, figlio dell’ex leader Hu Jintao) ed è stata segnalata dagli Stai Uniti per potenziali rischi per la sicurezza nazionale.

Gli esperti esprimono preoccupazione per possibili rischi di sicurezza, tra cui l’accesso di Nuctech ai sistemi doganali interni che collegano le immagini degli scanner ai dati sulle spedizioni. La società cinese ha dichiarato che le sue apparecchiature sono protette da controlli rigorosi e che tutti i dati generati dai suoi dispositivi appartengono esclusivamente ai clienti. Nuctech ha anche assicurato che intende collaborare con la Commissione europea per difendere la propria reputazione come operatore economico indipendente e autosufficiente.

I macchinari di Nuctech sono stati acquistati dai porti di Rotterdam e Anversa, dagli aeroporti di Stoccolma e Pisa e dal terminal Eurostar di Bruxelles per i treni verso il Regno Unito. Nonostante il Belgio abbia imposto nel 2023 un divieto di acquistare attrezzature Nuctech, alcuni dei suoi prodotti rimangono in uso, tra cui diversi scanner per container e bagagli. Fra gli altri Paesi che hanno acquistato macchine Nuctech, il Financial Times cita Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Croazia, Danimarca, Bulgaria, Lettonia e Lituania.

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