Mosca, che punta a minare le democrazie, è “in cima alla lista dei pensieri”, spiega Haines, direttrice dell’Intelligence nazionale degli Stati Uniti. Pechino, invece, alimenta politiche pro Pcc e non è così “sofisticata” nell’uso dell’intelligenza artificiale, aggiunge
La Russia è “in cima alla lista dei pensieri” quando si tratta di information operation e sicurezza elettorale. A spiegarlo nei giorni scorsi, a poche settimane dalle elezioni nell’Unione europea, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, è stata Avril Haines, direttrice dell’Intelligence nazionale degli Stati Uniti, ovvero l’organismo che supervisione l’attività delle 18 agenzie americane. Aines, già vice consigliera per la sicurezza nazionale e vice direttrice della Cia durante le amministrazioni Obama, è intervenuta al Global Security Forum 2024 organizzato dal Center for Strategic and International Studies con il supporto di Leonardo DRS.
Mosca è impegnata in information operation contro gli Stati Uniti “da decenni”, ha dichiarato Haines spiegando le caratteristiche delle attività russe. “Continua a concentrarsi su narrazioni efficaci che mirano, in ultima analisi, a denigrare la posizione globale degli Stati Uniti nel mondo”, “le istituzioni democratiche”, “i processi democratici”, “la democrazia in generale”. E ancora: “Cerca di seminare divisioni sociopolitiche e socioeconomiche nella nostra cultura e nella nostra società; e poi insegue anche argomenti politici specifici come, ad esempio, il sostegno occidentale all’Ucraina”. Il tutto, in maniera “piuttosto sofisticata” anche utilizzando l’intelligenza artificiale generativa e sfruttando “imprese commerciali che si impegnano in determinate attività a livello globale tramite piattaforme e altro”. Ciò rende “molto più difficile” l’attività di attribution, ovvero di attribuire direttamente alla Russia queste attività senza mettere a repentaglio le fonti e i metodi, ha aggiunto.
La Cina è “leggermente diversa”, secondo Haines. Le narrazioni di Pechino si concentrano “anche sul minare la democrazia, anche sul denigrare la leadership degli Stati Uniti, e così via”. Ma soprattutto, più della Russia, la Cina è impegnata “nel promuovere quelle che considera politiche pro-Cina e sforzi a favore del Partito comunista cinese”. Inoltre, “non sono così sofisticati” come la Russia nelle information operation “quanto all’uso dell’intelligenza artificiale generativa”.
(Foto: Csis)