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Occhio, la Cina usa i trattati di estradizione in maniera illegale. La sveglia del sen. Terzi

Commentando il caso di Ancona coperto da Formiche.net, l’ex ministro dice: “Le autorità della Repubblica popolare abusano dell’avviso della Red Notice di Interpol”. E le stazioni di polizia…

“È inaccettabile l’utilizzo illegale dei trattati di estradizione” da parte della Cina. A dirlo è il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata (Fratelli d’Italia), commentando la decisione del Tribunale di Ancona di negare l’estradizione verso la Cina dell’ingegnere cinese, ex dirigente di un colosso delle costruzioni, trattenuto in custodia cautelare per quasi due mesi su cui pendeva un mandato dell’Interpol. Formiche.net ha seguito in queste settimane la vicenda dando ieri notizia della decisione della Corte.

“La notizia del suo arresto mentre si trovava in vacanza in Italia costituiva già una fonte di forte preoccupazione: un atto emblematico del modo in cui le autorità della Repubblica popolare cinese abusano dell’avviso della Red Notice di Interpol”, aggiunge il senatore, già ministro degli Esteri.

Ma non si tratta soltanto dell’uso intrusivo dei trattati di estradizione tramite la Red Notice. A preoccupare Terzi di Sant’Agata ci sono anche le attività di polizia clandestine esistenti in Europa. Le stazioni di polizia cinesi non ufficiali nel nostro Paese sarebbero ben 11, ha riferito nei mesi scorsi l’ong Safeguard Defenders. “Stazioni illecite utilizzate dalla Cina per sorvegliare, perseguitare e, in alcuni casi, rimpatriare gli esuli e i dissidenti, avvalendosi di accordi bilaterali in materia di sicurezza siglati con i governi ospitanti”, ha dichiarato Terzi di Sant’Agata.

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