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Sabotaggi, incendi, attentati. Come la Russia si prepara alle elezioni europee

Cremlino

Le intelligence europee temono un picco di azioni ostili da parte degli agenti russi con l’avvicinarsi delle consultazioni di giugno. Ma gli attacchi sono già aumentati nelle ultime settimane

La Russia avrebbe già iniziato a preparare atti di sabotaggio di vario tipo, dagli attentati dinamitardi agli incendi dolosi, fino agli atti di danneggiamento di infrastrutture site sul territorio europeo, direttamente e tramite proxies, senza preoccuparsi di provocare vittime tra i civili. A lanciare l’allarme sono i funzionari delle agenzie di intelligence di diversi Paesi europei, che avvertono su un aspettato incremento di simili gesti in concomitanza delle elezioni europee.

Sebbene gli agenti del Cremlino già abbiano lanciato attacchi sporadici in Europa negli ultimi anni, i funzionari dell’intelligence stanno prove di uno sforzo più aggressivo e concertato, e stanno diventando sempre più espliciti riguardo questa minaccia nel tentativo di promuovere la vigilanza. “Riteniamo che il rischio di atti di sabotaggio controllati dallo Stato sia notevolmente aumentato”, ha dichiarato Thomas Haldenwang, capo dell’intelligence interna tedesca, con la Russia che sembra ora a suo agio nel condurre operazioni sul suolo europeo, “con un alto potenziale di danno”.

Nelle ultime settimane c’è stato effettivamente un’impennata nel verificarsi di atti violenti afferibili a questa categoria. Poco tempo fa, due cittadini russo-tedeschi sono stati arrestati nella località bavarese di Bayreuth con l’accusa di aver complottato per attaccare siti militari e logistici in Germania per conto della Russia. Nel Regno Unito due uomini sono stati accusati di aver appiccato un incendio a un magazzino contenente spedizioni di aiuti per l’Ucraina, e di averlo fatto per conto del governo russo. In Svezia, i servizi di sicurezza stanno indagando su una serie di recenti deragliamenti ferroviari che si sospetta possano essere atti di sabotaggio sostenuti dallo Stato. Mentre il ministro dei trasporti della Repubblica Ceca aveva accusato Mosca di aver attaccato il sistema di comunicazione ferroviario del Paese. E in Estonia tanto l’attacco all’auto del ministro degli Interni avvenuta a febbraio quanto quelli portati avanti ai danni dei giornalisti sono stati perpetrati da agenti dei servizi segreti russi, secondo quanto dichiarato dal Servizio di sicurezza interna del Paese. Anche il ministero della Difesa francese ha avvertito quest’anno di possibili attacchi di sabotaggio da parte della Russia a siti militari.

“La conclusione più ovvia è che c’è stata una vera e propria intensificazione dell’attività russa. Non si può dire se questo rifletta il fatto che i russi stanno investendo più risorse; se siano più sciatti e vengano scoperti; o se il controspionaggio occidentale sia semplicemente diventato più bravo a individuarli e fermarli. Qualunque cosa sia, comunque, c’è molto in corso”, ha commentato al riguardo Keir Giles, senior consulting fellow del think tank britannico Chatham House, contattato dal Financial Times.

Anche l’Alleanza Atlantica si è esposta in questa direzione, rilasciando un comunicato in cui dichiarava la sua profonda preoccupazione per le crescenti “attività maligne sul territorio alleato” da parte della Russia, facendo riferimento ad una “campagna in intensificazione … in tutta l’area euro-atlantica”.

Con l’intensificarsi delle operazioni russe, i servizi di sicurezza sono in stato di massima allerta per le minacce e stanno cercando di identificare gli obiettivi che potrebbero essere sfuggiti. Sono stati sollevati dubbi, ad esempio, su un’esplosione finora inspiegabile in una fabbrica di munizioni gallese dell’azienda Bae Systems. Il 3 maggio è scoppiato un enorme incendio in una fabbrica di Berlino, proprietà dell’azienda di armi Diehl. Entrambe le aziende producono materiale che viene poi inviato in Ucraina.

“Come sempre con la Russia, è saggio non cercare una sola spiegazione del perché stanno facendo qualcosa. C’è sempre una combinazione di cose in corso”, ha detto Giles. “Gli attacchi che abbiamo visto finora hanno ovviamente lo scopo di creare disagi, ma possono anche essere utilizzati per la disinformazione. E poi c’è quello che la Russia impara da questi attacchi, se vuole immobilizzare l’Europa per davvero… Sono esercitazioni”.


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