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Italia e Ue a fianco di Chisinau sul fronte della sicurezza. Ecco il nuovo accordo

All’interno di un progetto finanziato dall’Europa, i Carabinieri contribuiranno addestrare le forze dell’ordine del Paese orientale, favorendone l’integrazione nel sistema europeo. E contrastando minacce di altro tipo

Per una Moldavia più sicura, l’Italia si è schierata in prima linea. A Chisinau, la delegazione del Corpo dei Carabinieri guidata dal Generale di Brigata Pietro Carrozza ha firmato assieme alla controparte locale l’accordo sul nuovo progetto volto a rafforzare la capacità delle forze dell’ordine all’interno della Moldavia. Il progetto, che ha una particolare attenzione rivolta verso l’Ispettorato generale dei Carabinieri moldavi, mira a consentire alle istituzioni di fornire servizi al massimo livello, in linea con le pratiche dell’Unione Europea, nei suoi compiti legati alla sicurezza e all’ordine pubblico. Nello specifico si mira a rafforzare la responsabilità, la trasparenza e la professionalità delle forze dell’ordine moldave, migliorandone le capacità tecniche e gestionali e favorendo la digitalizzazione dei processi chiave per la gestione delle risorse. Verranno inoltre ulteriormente promossi i diritti umani, la privacy e la protezione dei dati, la parità di genere nella fornitura di servizi di sicurezza a beneficio dei cittadini.

Il progetto in questione prende forma sotto l’egida dell’iniziativa Eu4Public Order finanziato dall’Unione Europea, sarà attuato dall’Arma dei Carabinieri. Il progetto, con un budget totale di due milioni di euro, inizierà nel luglio 2024 e sarà attuato nell’arco di tre anni.

“Questo progetto non è solo un’iniziativa, ma una manifestazione del nostro fermo impegno per le riforme strutturali, la trasparenza e la professionalità. Attraverso il partenariato strategico con l’Unione Europea e il supporto fornito dall’Arma dei Carabinieri e dagli esperti italiani, puntiamo a rafforzare le capacità tecniche, a modernizzare l’infrastruttura digitale e a migliorare l’efficienza dei nostri servizi per i cittadini” ha dichiarato il ministro degli Affari Interni Adrian Efros.

Mentre Jānis Mažeiks, ambasciatore dell’Unione europea in Moldavia, sottolinea come “Con il nostro nuovo progetto, puntiamo a migliorare le capacità istituzionali e operative delle forze dell’ordine nella Repubblica di Moldova in materia di pubblica sicurezza e ordine pubblico, con particolare attenzione alle forze dell’Arma dei Carabinieri moldave e con ulteriori progressi in materia di diritti umani”.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la sua visita diplomatica nel Paese, ha fatto riferimento all’accordo firmato, sottolineando la rilevanza della  “Positiva collaborazione instaurata fra l’Arma dei Carabinieri e i Carabinieri moldavi” che “è un segno tangibile della nostra capacità di operare in modo congiunto ed efficace per la pace. Si tratta di un impegno tanto importante perché a poche centinaia di chilometri da qui infuria la brutale guerra di aggressione scatenata dalla Federazione Russa”.

La collaborazione dei Carabinieri con le forze moldave potrebbe giocare un ruolo chiave anche nel contrastare quella guerra ibrida condotta da Mosca su cui sempre lo stesso Mattarella ha lanciato l’allarme in questi giorni, evidenziando i rischi che essa comporta per la Moldavia, per l’Unione Europea e per l’Alleanza Atlantica.


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