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Cosa c’è da sapere sull’arresto in Danimarca di una donna russa per spionaggio

La “cittadina russa residente in Danimarca” è accusata di aver agevolato “un servizio di intelligence straniero ad operare in Danimarca”, ha dichiarato il Pet. Al centro c’è la fondazione Pravfond, attiva in tutta Europa

Ieri l’intelligence danese ha comunicato di aver arrestato una donna russa, sospettata di spionaggio e identificata dai media come un pilastro della comunità russa nel Paese scandinavo. La “cittadina russa residente in Danimarca” è accusata di aver agevolato “un servizio di intelligence straniero ad operare in Danimarca”, ha dichiarato il servizio Pet in un comunicato stampa. L’arresto è avvenuto a Sud della capitale Copenaghen e sarebbe legato alle recenti rivelazioni della radio danese Dr sulla fondazione Pravfond.

Che cosa fa la fondazione

Secondo l’inchiesta, la fondazione è stata creata in segreto dalle autorità russe per finanziare le campagne di disinformazione del Cremlino in quasi 50 Paesi del mondo. Pravfond opera anche come fondo di difesa legale per le spie russe arrestate all’estero durante le operazioni di intelligence. Per esempio, ha contribuito economicamente alla difesa legale del noto trafficante di armi russo Viktor Bout e di Vadim Krasikov, ex colonnello dell’agenzia d’intelligence interna russa Fsb, che sta scontando una condanna all’ergastolo in Germania per aver ucciso a Berlino, nell’agosto del 2019 l’esule georgiano Zelimkhan Khangoshvili, che aveva combattuto a fianco dei ribelli ceceni.

Il rapporto estone

In un rapporto sulla sicurezza nazionale del 2020, i servizi di sicurezza estoni avevano definito Pravfond come uno “pseudo sistema di protezione legale” che “in realtà è un fondo per le operazioni di influenza”. Il documento affermava che l’Fsb utilizza i gruppi per reclutare collaboratori all’estero, anche tra i sostenitori dell’annessione della Crimea del 2014, molti dei quali avevano legami con il gruppo.

La risposta russa

“Questa è una provocazione sfacciata e spudorata dei servizi speciali danesi per intimidire i nostri compatrioti e screditare le loro organizzazioni pubbliche che mantengono i contatti con la patria”, ha dichiarato Vladimir Barbin, ambasciatore russo a Copenaghen, chiedendo il rilascio immediato della donna. Barbin ha spiegato che la detenzione della donna è legata ai “materiali falsi” su Pravfond diffusi da Dr. “L’attività di consulenza del centro legale in Danimarca è stata condotta fino al 2022 ed è sempre stata finalizzata esclusivamente ad assistere i nostri compatrioti nella comprensione della legge danese. Non c’erano altri compiti”, ha sostenuto l’ambasciatore. Il Pet ha dichiarato che la donna russa sarebbe stata rilasciata dopo l’interrogatorio ma anche che le indagini sul caso di spionaggio continueranno.

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