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Sicurezza globale, supply chain, IA. I think thank del G7 impostano l’agenda

Nel comunicato diffuso dal Think7 al termine dei suoi lavori vengono delineate le questioni ritenute più scottanti per i Paesi del vertice. E sono suggerite anche alcune strade da seguire per affrontarle al meglio

Dalla guerra in Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente, con i loro effetti destabilizzanti sul piano globale, al manifesto espansionismo cinese, ai rischi per la sicurezza economica e per il libero flusso di commerci, e al crescente ruolo del Global South. E ancora transizione energetica, cambiamento climatico, sviluppo sostenibile, cooperazione scientifica, trasformazione tecnologica, governance dei dati. Sono questi i temi affrontati nel comunicato diffuso dal Think7, il gruppo di lavoro ufficiale dei think tank del G7 guidato dall’Istituto Affari Internazionali (Iai) e dall’Istituto Italiano per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi) sotto la presidenza italiana del G7.

Nel documento, suddiviso per macro-categorie, vengono individuate le principali sfide a cui i Paesi membri del G7 devono dare priorità nei momenti di discussione previsti durante i vari incontri multilaterali, fornendo anche raccomandazioni su possibili ed efficaci soluzioni per ciascuna di queste questioni critiche.

Partendo dallo scottante tema della sicurezza globale e della sua governance, dove si sottolinea la necessità di superare un “approccio binario” alle questioni internazionali e di adottare un atteggiamento più inclusivo, specialmente nei confronti dell’emergente continente africano. Rimanendo allo stesso tempi fermi sulla condanna dell’aggressione di Mosca all’Ucraina e della sua disinformazione galoppante, rivolta soprattutto ai Paesi del Sud Globale. L’accento viene posto anche sulla promozione del ruolo delle donne, sulla cybersicurezza e sulla criticità dell’impiego militare dell’Intelligenza Artificiale

Per il cambiamento climatico l’attenzione viene posta sul ricorso alla climate finance e su una transizione graduale e controllata dai combustibili fossili a fonti energetiche sostenibili, realizzata in modo da non penalizzare gli attori con meno capacità di adattamento. Anche il tema della sicurezza alimentare (riportato tragicamente sul tavolo dopo l’invasione dell’Ucraina) viene affrontato nel documento, dove viene stressata l’importanza di una tutela della stessa. E anche sul piano della salute viene incoraggiato lo sviluppo di un framework condiviso che faciliti un’azione congiunta nel settore.

La tutela del libero commercio internazionale (interpretata anche come sicurezza delle supply chain, passando dalla “regolamentazione” alla “gestione”) viene individuata come la priorità in ambito economico, assieme ad infrastrutture ed investimenti. Punti a parte sono riservati per le tematiche delle materie prime critiche (in particolare dei minerali) e dello sviluppo di monete digitali istituzionalizzate.

A dominare l’area scientifica è, ovviamente, l’Intelligenza Artificiale. E in particolare la necessità di un suo sviluppo controllato e “umano-centrico”. I Paesi del G7 devono collaborare sia tra di loro che con gli atri Stati non solo per sviluppare quest’innovativa tecnologia, ma anche per gestire la transizione verso il nuovo momento storico in cui l’IA si affermerà nella società internazionale, con tutti i suoi impatti economici, sociali, filosofici, scientifici che stravolgeranno i paradigmi pre-esistenti.


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