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Gli Usa smantellano una fattoria di bot russi che sfrutta l’IA. Tutti i dettagli

L’indagine, una “novità assoluta” secondo il capo dell’FBI, ruota attorno al software Meliorator. Coinvolti RT (già Russia Today) e l’intelligence di Mosca, con tracce che portano fino al Cremlino

Un’altra bot farm russa smantellata dagli Stati Uniti. Questa volta, una che operava grazie all’intelligenza artificiale per diffondere disinformazione su e verso Stati Uniti, Polonia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Ucraina e Israele. Il software, ribattezzato Meliorator, aveva generato quasi 1.000 profili falsi su X (già Twitter). Nella documentazione processuale resa pubblica martedì, il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha affermato che l’operazione è stata ideata da un vicedirettore di RT, ex Russia Today, di proprietà del Cremlino.

La dirigenza di RT ha approvato lo sviluppo di Meliorator e meno di un anno dopo il progetto è stato inserito in una nuova organizzazione privata di intelligence creata dall’FSB, il servizio informazioni russo per la sicurezza interna, e approvata dai vertici del Cremlino per seminare discordia negli Stati Uniti. Anna Belkina, vice caporedattore di RT, ha dichiarato alla BBC via e-mail: “Sono più che felice di occuparmi della mia fattoria (dacia), fatta soprattutto di pomodori e fragole, ma purtroppo senza l’aiuto dell’Fsb”.

L’operazione è una “novità assoluta”, ha dichiarato Christopher Wray, direttore dell’Fbi, parlando della “bot farm di social media potenziata dall’intelligenza artificiale generativa e sponsorizzata dalla Russia”. L’obiettivo di Mosca era, ha aggiunto, “minare i nostri partner in Ucraina e influenzare le narrazioni geopolitiche favorevoli al governo russo”.

Per registrare gli account fittizi sui social media, i gestori della bot farm hanno utilizzato server di posta elettronica privati, che a loro volta si sono appoggiati ai due domini di un provider statunitense (violando l’International Emergency Economic Powers Act e le leggi sul riciclaggio), hanno dichiarato le autorità. Il dipartimento di Giustizia ha comunicato che questi sono stati sequestrati dall’FBI. X ha sospeso volontariamente i restanti account bot identificati nei documenti del tribunale per violazione dei termini di servizio. A giugno 2024, Meliorator operava solo su X ma le analisi degli esperti di sicurezza informatica suggeriscono che le funzionalità del software possono essere facilmente estese ad altri social network.

Come osservato dalla Bbc gli account falsi sembrano essere stati cancellati da X e gli screenshot condivisi dagli investigatori dell’Fbi indicano che avevano pochissimi follower. Allo stesso modo, altri gruppi riconducibili al governo russo che stanno utilizzando sempre più strumenti di intelligenza artificiale generativa nei loro sforzi di propaganda (come Doppelganger e CopyCop) sembrano non aver avuto successo nei tentativi di raggiungere un vasto pubblico e guadagnare trazione online secondo Meta e OpenAI. Tuttavia, tutti questi casi confermano una tendenza sempre più chiara: quella della militarizzazione e privatizzazione degli strumenti della disinformazione, o meglio della Fimi (Foreign Information Manipulation and Interference).



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