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La storia dell’Haversack Ruse, l’inganno del tascapane durante la Prima guerra mondiale

Uno degli stratagemmi più efficaci nella storia militare, avvenuto durante la campagna in Palestina, frutto del genio del colonnello Richard Meinertzhagen. Fu aggiornato e adottato per il conflitto globale successivo nella celebre Operazione Mincemeat

Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, la Palestina, che era uno dei vilayet, una circoscrizione amministrativa, sotto il dominio degli ottomani, divenne uno dei teatri di guerra del Medio Oriente, ed era contesa tra le truppe dell’Impero britannico opposte alle forze ottomane. Nell’ottobre del 1917 però l’offensiva inglese era bloccata a Gaza. C’erano state già due battaglie, a gennaio e ad aprile del 1917, entrambe concluse con un fallimento totale per gli inglesi, grazie anche alle possenti linee fortificate che i turchi avevano realizzato.

Gerusalemme per Natale

Nel giugno 1917, il primo ministro David Lloyd George, frustrato dalla mancanza di progressi, nominò il generale Sir Edmund Allenby comandante in capo del Corpo di Spedizione britannico, e non si limitò a fare pressioni sul nuovo comandante affinché si spingesse ancora un po’ avanti, ma chiese “Gerusalemme come regalo di Natale per la nazione britannica”.

Obiettivo Beersheba

Per sbloccare questa situazione e rompere le linee turche, il comando inglese decise di puntare non più su Gaza, ma su Beersheba, una città a 30 chilometri più a Est. La chiave per la riuscita di questo piano era però far credere l’esatto contrario ai turchi, ovvero che l’attacco principale sarebbe stato nuovamente effettuato a Gaza e che i preparativi contro Beersheba erano solo una finta. Occorreva quindi una grande operazione di deception per ingannare i turchi.

IL colonnello Richard Meinertzhagen

E qui entrò in gioco il colonnello Richard Meinertzhagen, capo dell’intelligence militare presso il quartier generale della Egyptian Expeditionary Force, che ideò lo stratagemma passato alla storia come “Haversack Ruse”.  Il piano prevedeva che un ufficiale di stato maggiore, apparentemente in missione di ricognizione, venisse inseguito dai soldati turchi in pattuglia e, fingendo di essere ferito, lasciasse cadere il suo tascapane, che era in pratica l’”amo” per i turchi.

“Haversack Ruse”

All’interno del tascapane, c’erano diversi documenti, ovviamente falsi: una stima della situazione da parte di un ufficiale di stato maggiore che si lamentava dell’ostinazione del comando nell’attaccare a Gaza invece che a Beersheba, un rapporto dell’ufficiale di stato maggiore che rivelava l’incapacità del comandante britannico di superare la carenza d’acqua e le difficoltà di trasporto nel mantenere una grande forza prima di Beersheba. C’era poi un ordine del giorno per una riunione al quartier generale di Allenby, con un telegramma che annunciava una pattuglia di ricognizione nelle vicinanze di Beersheba e una mappa, con frecce che indicavano Gaza. Di fondamentale importanza era una copia di un dettagliato ordine operativo del quartier generale, che indicava chiaramente che l’attacco principale britannico sarebbe stato nuovamente effettuato contro Gaza, simultaneamente a uno sbarco anfibio sulla costa a nord della città. Con un tocco di brillantezza, furono inclusi anche i codici cifrati, che avrebbero dovuto consentire in seguito ai servizi segreti turchi di decodificare le false comunicazioni radio britanniche, nelle quali sarebbe stato sostenuto che Gaza sarebbe stata attaccata con un attacco frontale.

“Wallet litter”

Per aumentare il realismo del contenuto del tascapane, Meinertzhagen, oltre ai documenti, inserì nella bisaccia quelle che nel mondo dello spionaggio vengono chiamate wallet litter, cioè “cianfrusaglie da portafogli”, oggetti personali che ogni persona usava portare nel portafoglio e nelle tasche. In questo caso il colonnello inserì un gran numero di banconote da una sterlina, un diario e alcune lettere personali.  Una delle lettere, scritte da Mary, la sorella di Meinertzhagen, era in teoria della moglie del proprietario del tascapane, e dava notizia della nascita di un figlio: “Addio, mio caro! La bambinaia dice che non debbo affaticarmi a scrivere troppo… Il piccolo manda un bacio al papà!”.

Due tentativi falliti

“Confezionato” il tascapane, Meinertzhagen incaricò un soldato di percorre le linee turche vicino a Beersheba, ingaggiare uno scontro con il nemico e lasciare, il più possibile con naturalezza, la bisaccia; ma questi fallì, così come il secondo soldato incaricato della stessa missione. Meinertzhagen, quindi, decise lui stesso di passare all’azione.

Il sangue di cavallo

Così, il 10 ottobre mattina il colonnello si avvicinò a cavallo vicino le linee nemiche facendosi notare da una pattuglia turca che si lanciò subito all’inseguimento. Durante la fuga Meinertzhagen ingaggiò addirittura uno scontro a fuoco con i nemici e, fingendosi ferito, lasciò cadere il fucile, la borraccia e soprattutto il tascapane, che molto teatralmente, aveva imbrattato con il sangue del suo cavallo ferito durante lo scontro. Aspettò poi che i turchi raccogliessero il tascapane per poi rientrare nelle linee inglesi. Il tascapane venne poi raccolto dai turchi e portato al comando dove il contenuto venne letto e soprattutto analizzato.

Un panino avvolto in un ordine del giorno

Il giorno dopo scattò l’altra parte dell’operazione d’inganno. Gli inglesi iniziarono ad inviare finti messaggi radio, decifrati dai turchi con l’ausilio dei codici cifrati contenuti nella bisaccia, per far credere loro che fosse in atto una ricerca febbrile della borsa perduta. Fu inviato anche un messaggio al generale Allenby, nel quale fu segnalato l’incidente con tanto di lamentele sulla stupidità e sulla negligenza “dell’ufficiale di stato maggiore”. Infine, con un tocco di classe: fu posizionato vicino alle linee nemiche un panino avvolto in un ordine del giorno che parlava dei documenti smarriti, come fosse stato lasciato lì da una pattuglia disattenta.

Kress von Kressenstein

Tutti questi stratagemmi convinsero il comandante tedesco delle forze turche, il generale Kress von Kressenstein, che il principale assalto britannico contro Gaza sarebbe stato condotto frontalmente da Sud. In realtà von Kressenstein ipotizzò anche che i documenti potessero essere falsi, ma agì come se fossero autentici perché per lui era difficile pensare a un attacco in una diversa direzione da quella diretta di Gaza.

La terza battaglia di Gaza

Il 27 ottobre gli inglesi iniziarono a bombardare con l’artiglieria Gaza con l’obiettivo di far credere ai turchi un loro imminente attacco, bombardamento che si fece sempre più pesante nei due giorni successivi, fino al 30 ottobre, quando le truppe britanniche a cavallo, in completo silenzio, attraversarono più di trenta chilometri di deserto per attaccare Beersheba.

Il regalo di Natale

Dopo una settimana di duri combattimenti con pesanti perdite, i turchi abbandonarono la linea Gaza-Beersheba che avevano tenuto con determinazione per i nove mesi precedenti e iniziarono la ritirata verso nord. Il 7 novembre gli inglesi conquistarono Gaza e il 9 dicembre entrarono a Gerusalemme. Il generale Allenby aveva completato la missione e accontentato il Primo Ministro con il suo tanto richiesto regalo di Natale.

Lawrence d’Arabia

Di Meinertzhagen ne parlò anche il celebre agente segreto Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia, che nel suo famoso libro “I sette pilastri della saggezza” confermò che Meinertzhagen era l’unico responsabile della concezione e dell’esecuzione riuscita dello stratagemma; Lawrence aggiunse poi che Meinertzhagen “traeva un piacere tanto sconsiderato nell’ingannare il nemico (o un suo amico) con qualche gesto privo di scrupoli”.

La spia turca

Meinertzhagen, infatti, era un maestro dell’inganno. Riuscì anche a indentificare la principale spia nemica che operava nell’area di Beersheba e gli inviò una lettera di ringraziamento per le preziose informazioni che aveva presumibilmente “dato” agli inglesi, insieme a una lauta ricompensa per i suoi servizi resi. I turchi, come da copione, intercettarono la lettera e, credendo che la loro migliore spia fosse in realtà un agente doppio, o quanto meno un informatore degli inglesi, lo giustiziarono.

Il tabacco all’oppio

Ma Meinertzhagen andò oltre. Durante i preparativi per la Terza Battaglia di Gaza, Meinertzhagen seppe dai soldati turchi catturati che il tabacco scarseggiava nelle loro unità. Meinertzhagen, quindi, fece in modo che gli aerei britannici, che lanciavano volantini di propaganda sulle trincee nemiche ogni notte, lanciassero anche pacchetti di tabacco come incentivo alla resa. Quello lanciato il giorno prima dell’attacco su Beersheba conteneva però una speciale miscela di oppio e tabacco, cosicché la reazione turca all’attacco fu molto più lenta.

L’operazione Mincemeat

L’Haversack Ruse fu aggiornato e adottato durante la Seconda guerra Mondiale in una delle operazioni più importanti nella storia dello spionaggio, l’Operazione Mincemeat, un piano di inganno dell’intelligence britannica che, utilizzando dei documenti falsi lasciati su un cadavere di un ufficiale inglese sulle coste spagnole, riuscirono a nascondere ai tedeschi l’invasione alleata della Sicilia. Ma questa, come sempre è un’altra storia.


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