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La Marina Militare si rinnova. Fremm Evo di Fincantieri e Leonardo in arrivo

Orizzonte sistemi navali, una joint venture tra Fincantieri e Leonardo, costruirà due fregate Fremm Evo per la Marina Militare. Le nuove navi, dotate di tecnologie avanzate e capacità anti-drone, saranno consegnate nel 2029 e 2030. Questo progetto rafforza la capacità difensiva e operativa della Marina, integrando aggiornamenti tecnologici e miglioramenti green

Nell’ambito del programma pluriennale Fremm volto a rinnovare la flotta della Marina Militare, la joint venture concepita da Fincantieri e Leonardo, Orizzonte sistemi navali (Osn), ha firmato un contratto da circa 1,5 miliardi di euro con Occar (Organisation conjointe de coopération en matière d’armement) per la costruzione di due nuove fregate Fremm in versione Evolution (denominate Fremm Evo).

Queste nuove unità di nuova generazione rappresenteranno l’eccellenza tecnologica e prestazionale nel contesto navale militare, sfruttando i recenti sviluppi del programma della Legge Navale e dell’aggiornamento delle unità classe orizzonte. Dotate di moderne capacità anti-drone e in grado di gestire sistemi unmanned in superficie, navali e subacquei, le nuove Fremm Evo garantiranno alla Marina Militare elevate prestazioni operative e tecnologia avanzata.

‘’Con le nuove Fremm Evo, la Marina Militare Italiana potrà contare su mezzi navali di ultima generazione, affidabili, sostenibili e con avanzate capacità operative. Siamo orgogliosi di contribuire a questo progetto di grande rilevanza, che dimostra come la sinergia tra pubblico e privato possa creare importanti opportunità economiche e tecnologiche”, ha commentato Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo, aggiungendo: “Continueremo a supportare con determinazione e competenza lo sviluppo di queste eccellenze tecnologiche, consapevoli del loro ruolo strategico per la sicurezza del nostro Paese e del loro impatto positivo sul tessuto produttivo nazionale”.

Giovanni Sorrentino, amministratore delegato di Osn, ha sottolineato che questo contratto è il risultato di una stretta collaborazione tra istituzioni, forze armate e industria privata. “Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito con il loro impegno e la loro competenza a tale successo, rendendo possibile la finalizzazione di questo contratto che rappresenta un importante traguardo per tutta l’Industria della Difesa Nazionale,” ha affermato.

Le competenze di Orizzonte sistemi navali nel whole warship e combat system permetteranno alla Marina Militare di rafforzare la propria capacità difensiva e operativa. Le nuove unità manterranno anche le capacità Asw (Anti submarine warfare) delle attuali Fremm Asw. La costruzione avverrà presso il cantiere integrato di Riva Trigoso e Muggiano di Fincantieri, con la prima Fremm Evo in consegna nel 2029 e la seconda nel 2030.

L’ammiraglio Enrico Credendino ha dichiarato che l’acquisizione delle nuove Fremm Evo si inserisce nel piano di ammodernamento della Marina Militare per rispondere ai nuovi scenari globali, integrando tecnologie di ultima generazione e moderni sistemi di difesa. È cruciale che questa nuove fregate siano dotate delle tecnologie più avanzate per migliorare le capacità difensive e operative, proteggere il settore marittimo nazionale, mantenere aperte le rotte marittime, garantire la sicurezza dei fondali e promuovere diplomazia, cultura e supporto umanitario.

Gli aggiornamenti tecnologici comprenderanno un ship management system cyber-resiliente, nuovi impianti di condizionamento e distribuzione elettrica e soluzioni per migliorare l’impronta green dell’unità. Il sistema di combattimento sarà aggiornato con il combat management system Sadoc 4 cyber-resiliente, radar Dual band DBR-X-C, sistemi di artiglieria e missilistici avanzati, e un sistema di comunicazione e data link tattici per garantire la massima interoperabilità.

Allo stesso modo, Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, ha evidenziato l’importanza di Osn come punto di integrazione tra competenze navali e sistemi di armamento. “Per noi il rilancio di Orizzonte Sistemi Navali rappresenta l’impegno a creare un punto unico di integrazione tra le competenze navali di Fincantieri e quelle dei sistemi di armamento di Leonardo. È il luogo dove misurare la capacità del Paese di presidiare e sviluppare il meglio delle competenze navali militari nell’interesse della nostra Marina, rappresentando la tradizione e l’eccellenza tecnologica della nostra industria,” ha dichiarato.

In merito alle capacità di contrasto anti-drone delle nuove fregate, Domitilla Benigni, ceo e coo di Elettronica Spa, ha dichiarato: “ELT Group è orgogliosa di essere parte di questo importante programma navale. Fremm Evo rappresenta infatti una pietra miliare sia nel confermare la capacità di combinare maturità ed innovazione nei propri sistemi di Ew che saranno a bordo, che per la prima fornitura in ambito navale di una avanzata capacità di contrasto anti-drone. Quest’ultima permetterà sia la detezione, il riconoscimento ed identificazione dei droni che il loro contrasto soft-kill. Il progetto di un sistema anti-drone navale (C-uas) nasce dalla competenza acquisita da Elettronica in questa capacità ormai da diversi anni, che hanno portato allo sviluppo di sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale sviluppati ad hoc proprio per il contrasto alla minaccia rappresentata dai droni”.

Anche Giovanni Soccodato, executive group director sales and business development di MBDA e managing director di MBDA Italia, ha espresso soddisfazione: “MBDA accoglie con piacere la sigla odierna del contratto da parte di Orizzonte sistemi navali e Occar per la realizzazione delle nuove Fremm Evo che offriranno una capacità operativa avanzata alla nostra Marina Militare. Siamo pronti a contribuire con i nostri sistemi missilistici evoluti a questa capacità e a supportare le sempre più pressanti e complesse esigenze operative dei nostri clienti nazionali”.

Nelle prossime settimane, Osn concluderà i contratti di sub-fornitura con Fincantieri e Leonardo, del valore rispettivamente di circa 690 milioni di euro e 415 milioni di euro. Questi accordi sono conformi alla normativa vigente e beneficiano di esclusioni procedurali per le operazioni con società controllate.

 


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