“Mission-drive government”, approccio proposto dalla studiosa di Ucl, è al centro dell’agenda del Labour. Cinque gli obiettivi su economia, energia, sicurezza, opportunità e sanità
“Mission-driven government” è un’espressione che in questi ultimi mesi ha avuto ampia risonanza nel Regno Unito. È al centro del manifesto del Labour. Il primo ministro Keir Starmer ha individuato cinque missioni: rilanciare la crescita economica; rendere il Paese una superpotenza dell’energia pulita per ridurre le bollette, creare posti di lavoro e garantire la sicurezza con un’elettricità a basso costo e a zero emissioni di carbonio entro il 2030, accelerando verso net zero; riprendere il controllo delle strade riportando fiducia verso la polizia e il sistema di giustizia penale; abbattere le barriere alle opportunità riformando i sistemi di assistenza all’infanzia e di istruzione; realizzare un servizio sanitario nazionale “all’altezza del futuro”.
Dietro questo approccio c’è un’economista italiana (con cittadinanza statunitense): Mariana Mazzucato, 56 anni, cresciuta negli Stati Uniti, a Londra dalla fine degli anni Novanta. Oggi insegna alla University College London e nel corso degli anni ha consigliato vari partiti, compresi i governi conservatori di David Cameron e Theresa May. Questo approccio “non è necessario che segua un percorso fisso”, ha scritto poche settimane fa su Projecy Syndicate con il collega Rainer Kattel. “Ma richiede cambiamenti fondamentali nel funzionamento dei governi e maggiori investimenti nelle capacità del settore pubblico”.
O, come ha riassunto il Telegraph, Mazzucato ritiene “che i governi debbano attingere allo spirito del programma Apollo – in cui l’agenzia spaziale statunitense Nasa ha coinvolto il settore privato per portare un uomo sulla Luna – per affrontare i problemi più importanti del momento”. Ciò “significa uno Stato più forte, disposto a intervenire in una serie di settori, un approccio che però rimane controverso tra molti dei colleghi di Mazzucato”, continua il giornale conservatore citando le critiche per cherry-picking dei solo esempi di successo (in Italia, da consulente economico del governo Conte I fu criticata per l’idea di trasformare lo Stato da “assistenzialista” a “catalizzatore” non considerando che l’azione coordinata tra le imprese, ovvero la collusione, è un reato).
Al Telegraph, Mazzucato ha racconto l’incontro del febbraio 2021 con Starmer: due settimane dopo, in conferenza stampa, il leader del Labour presenta il suo piano per “trasformare il modo in cui il Regno Unito gestisce i suoi affari”, utilizzando il concetto “mission-drive government”. “Modernizzeremo il governo centrale, in modo che diventi dinamico, agile, forte e, soprattutto, mirato”, spiega allora Starmer. Finora le proposte laburiste che rientrano in questo contesto sono la Great British Energy e il National Wealth Fund.
Nel 2021 Mazzucato ha ricevuto il “Pontignano Award 2021” in occasione del XXIX Convegno di Pontignano, l’annuale conferenza organizzata dall’ambasciata Britannica in Italia e dal British Council. “Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi di crescita inclusiva e sostenibile”, aveva commentato in quell’occasione, “è fondamentale che la teoria e la pratica economica siano ripensate per essere più orientate agli obiettivi, con nuove metriche attorno al bene comune e agli obiettivi pubblici quando pensiamo ai bilanci, agli appalti e alle collaborazioni pubblico-privato. Solo in questo modo saremo in grado di migliorare l’equità nella risposta sanitaria globale, accelerare gli investimenti nella mitigazione e nell’adattamento al clima e promuovere standard di lavoro equi. Il gruppo di lavoro del G7 offre raccomandazioni tempestive per entrambi i Paesi, nel momento in cui cercano di costruire economie più resilienti dopo la pandemia da Covid-19”, aveva aggiunto.