L’avvocato Gross denuncia l’errore sul nuovo documento. Quartapelle (Pd), Onori (Az) e Borghi e Scalfarotto (Iv) chiedono chiarimenti al dicastero. La replica: “Errore di inserimento manuale”
L’avvocato Anton Gross, cittadino italiano nato a Mariupol, città ucraina occupata illegalmente dalla Russia da ormai due anni, ha denunciato tramite sui social media di aver recentemente ricevuto la sua nuova patente italiana che indica come luogo di nascita “Mariupol (RUS)”. Un riconoscimento dell’invasione russa da parte del ministero dei Trasporti? Il dicastero parla di errore legato all’inserimento manuale del dato. Ma l’imbarazzo rimane.
L’interrogazione di Quartapelle (Partito democratico)
Lia Quartapelle, assieme ai colleghi del Partito democratico Andrea Casu e Vincenzo Amendola, ha chiesto spiegazioni al ministero guidato dal leader leghista Matteo Salvini. Nell’interrogazione chiedono “per quale ragione” il ministero “abbia rilasciato una patente con la dicitura della nazione occupante invece che della nazione legittima”, “quali provvedimenti” il ministro intenda adottare per correggere “tale errore e prevenire il ripetersi di situazioni simili in futuro” e se il ministro Salvini “non ritenga necessario intervenire affinché venga garantito il rispetto della sovranità e dellintegrità territoriale dellUcraina anche nei documenti rilasciati in Italia, in linea con la posizione ufficiale del nostro Paese e della comunità internazionale”.
L’interrogazione di Onori (Azione)
Ha annunciato un’interrogazione anche Federica Onori, deputata di Azione. “Fossero confermati i fatti, vorrebbe dire che per il Mit a guida Salvini Mariupol è ormai a tutti gli effetti una città della Russia. Una legittimazione della guerra di [Vladimir] Putin assolutamente ingiustificabile e inaccettabile”, ha dichiarato.
Il quesito di Scalfarotto e Borghi (Italia Viva)
Anche Enrico Borghi e Ivan Scalfarotto di Italia Viva hanno presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti sul caso Gross. I due hanno chiesto a Salvini “se sia a conoscenza delle motivazioni per cui il documento di Anton Gross abbia riconosciuto Mariupol una cittadina russa e quali iniziative urgenti intende adottare per fare ovviare e scongiurare l’emissione di documenti ufficiali che rechino indicazioni erronee, sconcertanti e lesive della dignità delle persone interessate”, ha spiegato Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva.
La risposta del ministero dei Trasporti
Il ministero dei Trasporti ha spiegato in una nota che il problema è stato legato all’inserimento manuale del dato. “A totale rassicurazione dei parlamentari che hanno sollevato il tema, si segnala che, in occasione di un rinnovo di patente, Mariupol non è stata identificata come città ucraina a causa di un errore di inserimento manuale del dato”, si legge, “un errore, è bene precisarlo, risalente al 2003 e che non è emerso nei successivi rinnovi del documento di guida. Gli uffici si sono messi al lavoro tempestivamente per l’opportuna correzione e per verificare non emergano altre anomalie”.