Skip to main content

Chi è l’italiano che celebra il Terzo Plenum cinese nonostante i dati

Mario Boselli (Italy China Council Foundation) citato dai media della propaganda di Pechino commenta il quadro dopo la riunione del Partito: la Cina è abituata a raggiungere i suoi risultati, l’ha sempre fatto. Ma in realtà qualcosa è cambiato

“Siamo convinti che sia solo questione di tempo: la Cina si riprenderà presto e l’obiettivo di crescita del 5% circa sarà raggiunto nel 2024. Dobbiamo avere fiducia, perché i risultati arriveranno”. Parola di Mario Boselli, presidente della Italy China Council Foundation, citato dal Global Times, megafono in lingua inglese della propaganda del Partito comunista cinese, al termine del Terzo Plenum del Comitato centrale del Partito comunista, un appuntamento chiave tradizionalmente destinato a importanti scelte che possono avere ripercussioni economiche e anche politiche su base pluriennale.

Obiettivo 5%

Il risultato del 5% su base annua nel primo semestre del 2024, reso noto pochi giorni fa, conferma che la Cina ce la può fare. La situazione nei primi sei mesi non è stata particolarmente brillante, ma sappiamo tutti che la Cina è abituata a raggiungere i suoi risultati e, fatta eccezione per il 2020, un annus horribilis per l’economia mondiale, lo ha sempre fatto, ha dichiarato sempre Boselli. Parole di ottimismo che possono servire a rassicurare anche in visita della prossima visita a Pechino di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio.

Gli evidenti segnali di debolezza economica

Ma il Terzo Plenum è stato anticipato, come detto, dai segnali di debolezza economica che in Cina si sono fatti “evidenti”, come ha dichiarato Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro, commentando il dato su prodotto interno lordo in Cina nel secondo trimestre dell’anno che ha rallentato a +4,7% da +5,3% nei primi tre mesi dell’anno. Il dato è stato inferiore alle aspettative che prevedevano un prodotto interno lordo in crescita del 5,1%. Ma non solo: “Le vendite al dettaglio sono aumentate solo del 2% rispetto all’anno precedente, ben al di sotto delle attese, e gli investimenti nel settore immobiliare hanno registrato un calo a doppia cifra per il secondo mese consecutivo”. E ancora: “I prezzi delle abitazioni sono scesi dello 0,85%, segnando il 32° mese di declino su 35 mesi”.

Crescita economica e sicurezza nazionale

Il Terzo Plenum, che ha chiuso ieri il suo conclave di quattro giorni, ha attribuito alla sicurezza nazionale lo stesso livello di importanza della crescita economica nell’ambito delle strategie politiche di medio e lungo termine. “È necessario coordinare sviluppo e sicurezza, attuare varie misure per prevenire e risolvere i rischi in settori chiave come il comparto immobiliare, il debito pubblico locale e le istituzioni finanziarie di piccole e medie dimensioni”, in base alla nota diffusa dall’agenzia Xinhua. La Cina, inoltre, deve “tessere una fitta rete di prevenzione e controllo dei rischi legati alla sicurezza sociale e mantenere efficacemente la stabilità sociale”, intensificando allo stesso tempo la propaganda statale.

×

Iscriviti alla newsletter