Competenze, accessibilità e innovazione sembrano parole-chiave necessarie per comprendere le opportunità e le sfide attuali e future.
La rivoluzione digitale tocca ogni settore, non ultimo quello dell’educazione. È necessario ripensare l’offerta accademica in una logica di sistema esteso, utilizzando gli strumenti offerti dalla tecnologia digitale.
Ma la didattica digitale è efficace? Il recente “Report of the Harvard future of teaching and learning task force” individua i tre fattori principali dell’efficacia della didattica digitale: l’aumento dell’interattività, attraverso la condivisione di schermate, documenti e chat che favorisce la “interazione simultanea multi-personale”; la possibilità di ridurre le distanze, mettendo in contatto studenti e docenti da ogni parte del mondo; l’opportunità di personalizzare l’apprendimento in base alle proprie esigenze, scegliendo diverse modalità di seguire le lezioni e svolgere le attività didattiche.
La didattica digitale si propone come una soluzione in grado di fornire “per natura” – date le sue caratteristiche di innovazione e fruibilità a distanza e in base ai bisogni – una risposta concreta alle esigenze dell’odierno mercato del lavoro, che prevede anche per la persona che lavora da molti anni un continuo rinnovamento e adeguamento delle proprie competenze, cosiddetti upskilling e reskilling.
Infine, l’intelligenza artificiale applicata all’educazione si sta rivelando sempre più uno strumento utile per la didattica, così come per la ricerca, per la preparazione delle lezioni, dei materiali di valutazione e verifica, per migliorare la stesura dei testi e l’inserimento di riferimenti bibliografici. Ciò, naturalmente, con le relative sfide di controllo e guida umani, accuratezza.
Sono alcune delle opportunità e delle questioni che vengono esaminate dagli autori di questo pamphlet in un dibattito ancora agli inizi ma che è sicuramente cruciale per il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni.