Settanta unità in arriva all’Agenzia diretta da Frattasi: 20 per incarichi manageriali e 50 per l’area operativa, di cui 20 Carabinieri incaricati della sicurezza fisica della struttura
Un piccolo contingente militare, di massimo 70 unità, nell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. È quanto prevede un Dpcm del 24 luglio scorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale mercoledì 28 agosto.
Il provvedimento prevede che 20 delle 70 unità siano destinate a incarichi nell’area manageriale e alte professionalità. Le restanti 50, invece, a incarichi nell’area operativa; di queste, 20 proveniente dall’Arma dei Carabinieri e deputate alla tutela della sicurezza fisica della sede dell’Agenzia. L’ingresso sarà progressivo con 45 unità nell’anno in corso, 8 nel 2025, 5 nel 2026 e 12 nel 2027.
Per l’Agenzia, diretta dal prefetto Bruno Frattasi, è un momento particolarmente intenso. Il primo punto in agenda è il rafforzamento dell’organico. Non solo il contingente militare. Nelle scorse settimane è stato pubblicato un bando per l’assunzione di 45 giuristi a tempo indeterminato. Poi c’è il trasloco da via Santa Susanna (Barberini), che oggi ospita 300 dipendenti, a corso d’Italia, nella sede lasciata da Tim e che può ospitare 800 persone.
Ci sono poi i dossier, a partire da quelli più urgenti: i cyberattacchi in continua crescita (negl 2023 quelli ai danni delle aziende italiane sono aumentati del 625% rispetto all’anno precedente), il G7 con l’Italia che è presidente di turno e la direttiva Nis 2 che dovrebbe interessare circa 50.000 soggetti.