La classifica delle 100 migliori aziende della difesa per l’anno fiscale 2023 offre uno sguardo sullo stato attuale dell’industria della difesa, con un incremento globale nei ricavi del 13%. Leonardo, con ricavi di 12,4 miliardi di dollari, si posiziona al 14° posto, mentre Fincantieri registra un incremento nei ricavi dell’11%. Lockheed Martin guida la classifica con 64,65 miliardi. Significativa anche la crescita delle aziende cinesi, con China State Shipbuilding Corporation Limited e Aviation Industry Corporation of China tra le prime dieci
La recente pubblicazione di Defense News della classifica delle 100 migliori aziende della difesa per l’anno fiscale 2023 ha messo in luce notevoli incrementi nei ricavi delle principali aziende del settore. Con i numeri alla mano, più di tre quarti delle aziende presenti nella Top 100 di quest’anno hanno visto aumentare i propri ricavi nel settore della difesa. Fondamentale è considerare che l’elenco intende concentrarsi sulle organizzazioni che producono sistemi d’arma, capacità militari e tecnologie associate. Tra queste, le aziende italiane Leonardo e Fincantieri hanno confermato il loro ruolo di rilievo, mentre giganti internazionali come Lockheed Martin, Northrop Grumman, Boeing, Thales e Rheinmetall continuano a dominare il mercato globale.
Una delle novità più rilevanti della classifica è l’entrata dell’azienda China State Shipbuilding Corporation Limited nella top 10, posizionandosi all’ottavo posto con ricavi di 21,16 miliardi di dollari nel 2023 e un aumento del 19% rispetto ai 17,73 miliardi di dollari del 2022. Subito dopo, in nona posizione, segue un’altra connazionale cinese, China North Industries Group Corporation Limited. Il secondo posto della classifica viene sempre dominato da Aviation Industry Corporation of China con ricavi di 44,91 miliardi di dollari, segnando un impressionante aumento del 45% rispetto ai 30,97 miliardi di dollari del 2022.
L’incremento significativo delle aziende cinesi, specialmente nel settore marittimo, riflette non solo la loro espansione industriale ma anche la crescente importanza strategica della regione dell’Indo Pacifico. La presenza di China State Shipbuilding Corporation Limited nella top 10 evidenzia come la Cina stia rafforzando le sue capacità navali, in un momento in cui le tensioni geopolitiche intorno a Taiwan sono in aumento. Questo sviluppo mette in evidenza la necessità per le nazioni occidentali di monitorare attentamente i progressi cinesi nel settore della difesa e di adeguare le proprie strategie di sicurezza.
Analizzando il fronte italiano, Leonardo ha mostrato una performance robusta posizionandosi al 14esimo posto, con ricavi di 12,4 miliardi di dollari nel 2023, nonostante una leggera diminuzione del 4% rispetto ai 12,9 miliardi di dollari del 2022. L’azienda continua comunque a rappresentare un elemento cruciale nell’industria globale della difesa, con il 75% dei suoi ricavi derivanti dal settore difensivo.
Anche Fincantieri, altra importante azienda italiana, si è distinta nella classifica, registrando un ricavo di 2,23 miliardi di dollari nel 2023, con un incremento dell’11% rispetto ai 2 miliardi di dollari del 2022. Il 27% dei suoi ricavi totali proviene dal settore della difesa, dimostrando il suo ruolo cruciale nella produzione di navi militari e sistemi navali avanzati.
Ma la regina della classifica è Lockheed Martin che si conferma leader indiscusso del settore con ricavi di 64,65 miliardi di dollari, sostenuti da contratti chiave come quello per il jet da combattimento F-35. Al quarto posto, Northrop Grumman, con un incremento del 9%, ha riportato ricavi di 35,2 miliardi di dollari, grazie a contratti governativi strategici. Boeing, nonostante le sfide, ha generato 32,7 miliardi di dollari nel settore della difesa, spazio e sicurezza.
La multinazionale francese Thales ha registrato ricavi di 10,6 miliardi di dollari, mantenendo una posizione di rilievo nel mercato europeo e internazionale. Al 20esimo posto si posiziona Rheinmetall, azienda tedesca, ha visto i suoi ricavi salire a 6,15 miliardi di dollari, beneficiando della crescente domanda di munizioni e veicoli militari.
L’incremento del 13% nei ricavi globali del settore della difesa è stato fortemente influenzato dalle tensioni internazionali e dai conflitti regionali, come la guerra tra Russia e Ucraina e le dispute territoriali nell’Indo Pacifico. Questi eventi hanno spinto i governi di tutto il mondo ad aumentare le spese per la difesa, beneficiando direttamente le aziende del settore.
Un chiaro esempio è la crescita eccezionale per l’industria della difesa ucraina. Tra queste, l’unica azienda ucraina presente ha registrato il maggiore incremento percentuale, con una crescita del 72% rispetto all’anno fiscale precedente. L’Ukrainian Defense Industry, precedentemente nota come Ukroboronprom, ha visto i suoi ricavi passare da circa 755 milioni di dollari nell’anno fiscale 2021 a quasi 1,3 miliardi di dollari nel 2022, dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia. Per l’anno fiscale 2023, l’azienda ha riportato ricavi per 2,2 miliardi di dollari.
Nella classifica, le aziende statunitensi dominano con 48 presenze, seguite da Cina e Regno Unito con sei ciascuno. Germania e Turchia seguono con cinque aziende, mentre Israele e Corea del Sud ne contano tre ciascuno. Italia, con Leonardo e Fincantieri, mantiene una posizione significativa, insieme a paesi come India, Norvegia e Spagna che contano due aziende ciascuno.
Nonostante la completezza della lista, ci sono alcune assenze significative. Le aziende russe, per esempio, non sono incluse a causa della mancanza di dati affidabili. Anche le aziende giapponesi sono assenti.
La classifica delle prime 100 aziende della difesa per l’anno fiscale 2023 offre uno spaccato chiaro dell’evoluzione del settore, evidenziando come le tensioni internazionali e le esigenze di sicurezza stiano spingendo la crescita e l’innovazione. Aziende come Leonardo e Fincantieri continuano a rappresentare l’eccellenza italiana in un settore cruciale per la sicurezza globale, proteggerle è un interesse nazionale determinante per il presente e il futuro del Paese.