La comunità ispano-americana negli Stati Uniti conta su 36 milioni di elettori, molto importanti nella corsa per la Casa Bianca. Ecco i temi di interesse che la prima settimana di ottobre i due candidati alla presidenza affronteranno in diretta tv
Politiche di frontiera, migrazione, economia, cooperazione, turismo, commercio e questioni razziali sono alcuni dei temi di interesse della campagna elettorale americana. Il candidato del Partito Repubblicano, Donald Trump, ripete in continuazione che se dovesse arrivare alla Casa Bianca chiuderà i confini, aumenterà i controlli e la sorveglianza e sarà molto duro con chi cerca di arrivare sul territorio statunitense. Secondo il magnate, il muro resterà e con lui la tranquillità per la popolazione, minacciata dai migranti illegali che sono la causa di molti dei problemi della società americana.
Come ricorda la rivista Forbes, per Trump “gli immigrati latinos sono l’origine di malattie, vizi, disoccupazione e anche della cancellazione del sogno americano per molti che lo vedono come l’entrata a ospedali, istruzioni, trasporti, lavoro e servizi, occupando uno spazio e togliendo opportunità ai cittadini locali”. In ogni intervento mostra statistiche che infiammano il suo discorso. Visto così il voto latino sembrerebbe non importargli. Ma la realtà è che per lui conta, eccome.
I democratici, invece, sono stati storicamente più empatici e tolleranti nei confronti della comunità ispano-americana. Tuttavia, la candidata del Partito Democratico, Kamala Harris, non può permettersi di trasmettere un messaggio di insicurezza e caos nella frontiera. Per questo ha scelto un discorso “tiepido” sull’efficacia e modernizzazione dei controlli e allo stesso tempo di comprensione del fenomeno della migrazione. “Questo significa rispetto dei diritti umani – prosegue Forbes -, degli accordi internazionali e della collaborazione reciproca prima dell’imposizione e durezza estremista”.
L’importanza del voto latino è innegabile. “La razza è presente in tutti i processi economici, nella vitalità dello scambio commerciale, la propria identità, il linguaggio, i media, la cucina, l’industria, le preferenze sportive e persino le celebrazioni più radicate”, conclude Forbes.
Ed è per questo valore che Trump e Harris parteciperanno in due programmi televisivi di emittenti ispano-americani i primi giorni di ottobre. Secondo l’emittente Univision Noticias, si confronteranno su temi come l’economia, l’occupazione, la sanità, l’immigrazione e la politica estera.
Daniel Coronell, presidente de Noticias Univision, ha spiegato che “i forum presidenziali saranno un’opportunità per fare esprimere agli ispanici le loro inquietudini, contribuendo così al dibattito pubblico.
Si spera che Trump si presenti al programma intitolato “Los Latinos Preguntan… Donald Trump Responde”, in programma l’8 ottobre alle 22:00 (ora Miami). Due giorni dopo sarà il turno di Kamala Harris, il 10 ottobre: “Los Latinos Preguntan… Kamala Harris Responde”, alle 22:00 (ora Las Vegas). I programmi saranno in diretta e si potranno seguire anche sul sito UnivisionNoticias.com. A moderare entrambi i programmi sarà il giornalista Enrique Acevedo.
Secondo Univision Noticias, “ci sono più di 36 milioni di ispano-americani che possono votare negli Stati Uniti, per cui sono la minoranza più grande del Paese, con il potere di influire nel risultato della corsa per la Casa Bianca e il futuro del Paese”. I latinos, dunque, sono circa il 15% del totale degli elettori, ed è per questo che hanno un peso importante per i candidati alla presidenza americana.