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Siamo all’inizio di una rivoluzione tech. Cos’hanno detto Elkann e Altman

All’Italian Tech Week di Torino il confronto tra l’ad di Exor e il fondatore di OpenAI. Il primo ha sottolineato l’importanza di Torino nel settore dell’intelligenza artificiale. Per il secondo la teoria della decrescita è “una delle cose più stupide mai sentite”

Torino. Diciottomila persone attese nel corso della tre giorni che si concluderà domani alle Ogr. Ma il main event dell’Italian Tech Week organizzata da Vento, il capitolo italiano del fondo di investimento Exor Ventures, è stato senza dubbio il confronto odierno tra John Elkann, amministratore delegato di Exor e presidente di Ferrari e Stellantis, e Sam Altam, cofondatore e amministratore delegato di OpenAI.

Per il “padrone di casa” dividere il palco con l’uomo che ha portato, con la sua società, l’Intelligenza Artificiale sulla bocca di tutti, è un modo per sottolineare nell’ecosistema tecnologico, in particolare dell’Intelligenza Artificiale, la centralità della sua città (cita l’espressione “bogia nen” che racconta da oltre due secoli e mezzo la caparbietà piemontese). Torino, infatti, ospiterà il Centro nazionale per l’Intelligenza Artificiale. Ma il dialogo tra i due racconta anche le prospettive di Elkann per il suo futuro. Quella che nel mondo Elkann viene descritta come la “Leopolda della tecnologia” è stata voluta per dimostrare l’esistenza di tanti giovani startupper desiderosi di fare impresa e, al mondo, che l’Italia non è soltanto il posto ideale da turisti ma anche da investitori.

È stata una giornata particolare per OpenAI. Infatti, il consiglio di amministrazione sta valutando un piano di trasformazione da organizzazione no-profit a società a scopo di lucro, come riportato dall’emittente CNBC. La notizia è arrivata dopo gli annunci delle uscite di Mira Murati, da sei anni e mezzo chief technology officer, Bob McGrew, capo della ricerca e Barret Zoph, numero due della ricerca. Altman non ha potuto non commentare, sottolineando il lavoro svolto in questi anni da loro e ringraziandoli ma promettendo che la società è solida, oltre il marchio: “siamo abituati” a cambiamenti rapidi e non si parla di ristrutturazione, ha detto.

“Nella mia esperienza quando ci si trova in momenti di cambiamento, e anche l’ultimo anno è stato pieno di nuove sfide, penso che sia davvero importante capire quale sia il core, il cuore, delle cose, e quali sono le cose davvero importanti”, ha detto Elkann. È “davvero importante in certi momenti non allontanarsi dalle proprie convinzioni, non andare verso i problemi”, ha aggiunto.

Altman, dal canto suo, ha definito la teoria della decrescita come “una delle cose più stupide mai sentite” e lanciato una scommessa: “L’intelligenza artificiale ci permetterà di crescere, migliorare e aumentare il benessere. Dobbiamo andare avanti e spingere il più possibile. Nasceranno grandi aziende e opportunità, siamo all’inizio di una vera rivoluzione tecnologica”. Altra scommessa: “Entro il 2050 non bruceremo più il fossile, l’energia sarà carbon free”.

Pochi minuti prima dell’inizio del dibattito la media company italiana Gedi, di proprietà di Exor, ha avviato una partnership strategica con OpenAI, azienda di ricerca e applicazione dell’intelligenza artificiale che realizza ChatGpt, per rendere accessibili agli utenti di ChatGpt i contenuti in lingua italiana provenienti dalle autorevoli testate del gruppo, tra cui La Repubblica e La Stampa rappresentate in prima fila dai direttori Maurizio Molinari e Andrea Malaguti.


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