Questa settimana, per la prima volta, il G7 ha pubblicato una guida per l’industria sulla prevenzione dell’elusione dei controlli sulle esportazioni e delle sanzioni alla Russia. Secondo Gianpaolo Porchiazzo (International sanctions and export control society) si tratta di una “chiamata all’azione” per il settore privato
Con la ‘industry guidance’ diffusa questa settimana “il G7 esprime con importanza l’attenzione multilaterale della coalizione per il controllo delle esportazioni nel combattere l’evasione delle sanzioni e dei controlli sulle esportazioni”, spiega Gianpaolo Porchiazzo, EU Ambassador della International Sanctions and Export Control Society, in qualità di società dedicata a fornire supporto e informazioni alla comunità internazionale sulle sanzioni per le esportazioni. Ma non è tutto, continua l’esperto. “È una vera e propria ‘chiamata’ all’industria per un ruolo da protagonisti”.
Questa settimana, infatti, i membri del G7 hanno – per la prima volta – pubblicato una guida per il settore industriale sulla prevenzione dell’elusione dei controlli sulle esportazioni e delle sanzioni imposte alla Russia. “Impedire alla Russia di ottenere i componenti di cui ha bisogno per alimentare i suoi micidiali missili e droni è una priorità assoluta per i membri del G7”, ha dichiarato Matthew S. Axelrod, assistente segretario per l’export enforcement degli Stati Uniti. Ma gli sforzi del G7 “non possono avere successo senza la collaborazione dell’industria”, ha aggiunto. La guida odierna identifica i prodotti che presentano un rischio elevato di essere dirottati verso la Russia, elenca gli indicatori di potenziale evasione del controllo delle esportazioni e/o delle sanzioni e include le pratiche migliori che l’industria può utilizzare per affrontare questi indicatori e condurre una due diligence rafforzata.
“Assistiamo a un momento significativo poiché traspare quel sinnalagma indispensabile per un ecosistema resiliente e condivisivo”, dichiara Porchiazzo. “Da una parte con il documento il G7 vuole fornire informazioni necessarie per identificare e rispondere alle mutevoli tattiche di evasione alle sanzioni e all’implementazione di programmi di compliance e monitoraggio; dall’altro, attribuisce al tessuto industriale un ‘ruolo’ da partner per il perseguimento della sicurezza e reputazione nazionale”.