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Ucraina, Italia fuori dal Quint? Borghi (IV) interroga Meloni

Il senatore di Italia Viva chiede lumi alla presidente del Consiglio sul mancato invito alla riunione a Washington, dopo il no di Roma a Kyiv per l’utilizzo delle armi fornite per colpire su territorio russo: come intende “scongiurare l’innesco di un progressivo e pernicioso isolamento internazionale”?

Che cosa intende fare Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, per “scongiurare l’innesco di un progressivo e pernicioso isolamento internazionale dell’Italia”? A chiederlo, con un’interrogazione parlamentare, è il senatore Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama e membro del Copasir.

Il senatore cita un articolo di Formiche.net sulla riunione tenutasi a Washington la scorsa settimana. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha incontrato alla Casa Bianca gli omologhi di Francia, Germania e Regno Unito oltreché dell’Ucraina, per parlare del sostegno a Kyiv davanti all’invasione russa iniziata il 24 febbraio di due anni fa. Assente al tavolo l’Italia, che è, sottolinea Borghi, “rimasta sola insieme con l’Ungheria a sostenere tesi finalizzate a negare all’Ucraina – come peraltro sancito dal diritto internazionale per un paese aggredito che intende difendersi – il diritto di colpire nel territorio russo sedi e luoghi nei quali vengono organizzati e lanciati gli attacchi della Russia al territorio ucraino. Per questo, prosegue il senatore, l’Italia è “sempre più avvolta da un alone di ambiguità e di dubbio che nelle sedi internazionali si va diffondendo nei confronti dell’atteggiamento del governo e, purtroppo, della credibilità della nostra Repubblica”.

Secondo Borghi l’esclusione dell’Italia da tali formati, a cui si possono sommare le sanzioni statunitensi contro soggetti italiani (una prima volta, registrata nei giorni scorsi), rischia di essere “una presa di distanza, oggettiva quanto preoccupante” da parte degli alleati, “dopo le decisioni assunte dal governo che nel corso degli ultimi vertici internazionali non si è allineato alle decisioni dei nostri alleati in sede di Unione europea e Nato in materia di modalità di impiego degli aiuti militari” all’Ucraina.



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