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Per il Pentagono la sicurezza nazionale passa dai chip. Ecco Secure Enclave

Il programma Secure Enclave finanziato dal Pentagono mira a rafforzare la produzione nazionale di componentistica microelettronica. Finanziato dal “Chips and Science Act”, l’obiettivo è ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e rafforzare la sicurezza nazionale

Il Pentagono ha annunciato il suo coinvolgimento in una nuova iniziativa del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti del valore di tre miliardi di dollari, atta a garantire alle forze armate statunitensi una supply chain affidabile per la microelettronica intensificando la produzione a livello nazionale. Il programma, denominato Secure Enclave, ha visto come prima beneficiaria Intel Corp, un gigante nel settore dello sviluppo di microchip, che riceverà i finanziamenti per migliorare le strutture di produzione commerciale. Questo investimento si inserisce nell’ambito del lavoro già svolto da Intel in collaborazione con il Dipartimento della Difesa.

Il progetto è finanziato dal “Chips and Science Act”, approvato dall’amministrazione Biden nel 2022, che prevede un investimento complessivo di cinquantadue miliardi di dollari per rafforzare la filiera dei semiconduttori negli Stati Uniti, migliorando le capacità tecnologiche e produttive e potenziando la forza lavoro specializzata. Questo piano mira a creare una base industriale più solida per l’approvvigionamento di microelettronica a livello nazionale, riducendo così la dipendenza dalle importazioni estere.

Secondo una dichiarazione della Casa Bianca, l’amministrazione Biden-Harris è impegnata a implementare i programmi Chips for America per rafforzare la sicurezza nazionale ed economica del Paese. Questi investimenti mirano a riportare la produzione critica di semiconduttori di ultima generazione sul territorio statunitense, sostenendo al contempo la ricerca, lo sviluppo di tecnologie emergenti e il potenziamento della microelettronica.

Attualmente, gli Stati Uniti producono solo il 12% dei semiconduttori globali, un dato significativamente inferiore rispetto al 37% registrato negli anni ’90. La maggior parte della produzione mondiale di semiconduttori avanzati è oggi concentrata a Taiwan, mentre la Cina esporta una gran parte dei suoi microchip negli Stati Uniti. Questi semiconduttori sono essenziali per alimentare una vasta gamma di dispositivi, dai telefoni cellulari alle automobili, fino ai sofisticati jet da combattimento F-35.

Il Dipartimento della Difesa ha ricevuto due miliardi di dollari dal “Chips Act” per creare il Microelectronics Commons, una rete nazionale di istituzioni accademiche, piccole imprese e enti di ricerca. Questo network ha l’obiettivo di accelerare il trasferimento delle tecnologie microelettroniche dal laboratorio alla produzione su larga scala. Tuttavia, il programma Secure Enclave è separato dal Microelectronics Commons e si concentra specificamente sulla creazione di una filiera produttiva che soddisfi le esigenze militari degli Stati Uniti per i semiconduttori avanzati. Il programma sarà gestito in collaborazione tra il Dipartimento della Difesa e il Dipartimento del Commercio.

Intel ha già partecipato a diversi programmi del Pentagono per migliorare la fornitura di microelettronica. Nel 2020, l’azienda è stata selezionata per prendere parte al programma State-of-the Art Heterogeneous Integrated Packaging, volto a sfruttare le capacità produttive di Intel nel settore dei semiconduttori avanzati. Inoltre, Intel è stata scelta per fornire servizi di fonderia commerciale nell’ambito del programma Rapid Assured Microelectronics Prototypes-Commercial, il cui obiettivo è dimostrare la capacità di utilizzare tecnologie microelettroniche avanzate in modo sicuro senza dipendere da infrastrutture di produzione chiuse.

Queste iniziative rappresentano uno sforzo strategico per ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e rafforzare l’autonomia tecnologica degli Stati Uniti in un settore cruciale come quello della microelettronica.


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