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Un volo di prova di un minuto potrebbe avviare una rivoluzione nella logistica aerea

Un drone con rotori inclinati, realizzato dalla Piasecki Aircraft Corporation, ha effettuato il primo test di volo. E questa tecnologia risalente al secondo dopoguerra potrebbe rivoluzionare la logistica aerea militare

Un test di volo della durata di un minuto, basato su un concetto di propulsione sviluppato oltre mezzo secolo fa, potrebbe portare a una svolta nel campo della logistica aerea. Martedì scorso, la Piasecki Aircraft Corporation ha annunciato il successo di una serie di test condotti il 6 settembre presso il suo stabilimento di Essington, in Pennsylvania. Protagonista dei test è stato un drone dotato di rotori inclinati a conduzione, progettati per decollare come un elicottero e volare con l’efficienza di un jet.

Durante il test, il drone è riuscito a mantenere un’oscillazione sostenuta per circa un minuto prima di atterrare. Un secondo volo, eseguito con il supporto di un modulo mobile dell’Esercito degli Stati Uniti, ha dimostrato la capacità del sistema di controllo di volo fly-by-wire di sostenere un hovering stabile in più configurazioni e in un ambiente dinamico a terra.

La tecnologia del rotore inclinato, sviluppata alla fine degli anni ’50, sta ora mostrando un potenziale concreto grazie ai recenti progressi nei materiali e nei sistemi di propulsione. L’introduzione di modelli di volo più sofisticati ha reso possibile una maggiore stabilità in volo, mentre i sistemi autonomi hanno aumentato l’utilità dei droni in scenari operativi complessi, dove mettere a rischio un pilota umano non è sempre desiderabile.

Questa innovazione nasce dal progetto Aerial Reconfigurable Embedded System (Ares) della DARPA, un’iniziativa decennale mirata a sviluppare velivoli con o senza pilota capaci di trasportare fino a 3.000 libbre di carico, più del 40% del peso lordo del velivolo. L’obiettivo di Ares era fornire una soluzione Vtol (Vertical Take-Off and Landing) flessibile e versatile, che potesse essere utilizzata da più unità di terra, le quali normalmente non dispongono di elicotteri propri.

Secondo Ashish Bagai, responsabile del programma Darpa, “Molte missioni richiedono capacità di decollo e atterraggio verticale, ma la maggior parte delle unità non ha accesso a elicotteri. Ares offre una capacità Vtol versatile che potrebbe cambiare il modo in cui le forze operano, permettendo un trasporto flessibile e indipendente dal terreno, migliorando il successo delle missioni”.

I recenti test sono stati sostenuti dall’Esercito e dall’Aeronautica statunitensi, grazie a un’iniziativa di finanziamento strategico da ben trentasette milioni di dollari. Barth Shenk, responsabile del programma presso l’Air Force Research Laboratory, ha dichiarato che “Ares sta creando una nuova base tecnologica per operazioni logistiche con carichi pesanti, particolarmente rilevanti per le operazioni disperse.”

L’innovazione rappresentata da questi droni potrebbe cambiare radicalmente le operazioni di logistica militare e civile. La capacità di trasportare carichi pesanti senza la necessità di piste di decollo convenzionali rende questi velivoli adatti per missioni in aree remote, in situazioni di emergenza o in zone di conflitto. Inoltre, le innovazioni tecnologiche nel campo dei materiali e dell’autonomia del volo suggeriscono che la tecnologia Vtol potrebbe finalmente essere pronta per un impiego su larga scala, sia nel settore militare che in quello civile.


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