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L’impegno di Eni per il clean cooking in Africa. La mostra FE&L Food Energy & Life

Fino al 30 ottobre al Maxxi Eni racconta il proprio impegno nel clean cooking con la mostra dal titolo “FE&L Food Energy & Life”, testimonianza della ricerca sulle tradizioni culinarie, gli aspetti nutrizionali e i benefici legati all’adozione dei fornelli da cucina distribuiti alle comunità locali dell’Africa sub-sahariana. Tutti i dettagli

Al Corner MAXXI di Roma fino al 30 ottobre 2024 Eni racconta il proprio impegno nel clean cooking con la mostra dal titolo “FE&L Food Energy & Life”.

Grazie alle fotografie di Gabriele Galimberti e alle proiezioni video immersive che ritraggono le prime tappe in Mozambico e Angola, la mostra si presenta come una testimonianza della ricerca svolta da Eni sulle tradizioni culinarie, gli aspetti nutrizionali e i benefici legati all’adozione dei fornelli da cucina distribuiti alle comunità locali nell’ambito del programma “Eni for Clean Cooking”.

COSA È ENI FOR CLEAN COOKING E PERCHÉ È NATO IL PROGRAMMA

Il programma “Eni for Clean Cooking” si inserisce nel percorso di just transition che accompagna verso gli obiettivi di neutralità carbonica al 2050 attraverso la riduzione delle emissioni (scope 1, 2 e 3). Eni con questo programma si è impegnata a garantire l’accesso al clean cooking a oltre 10 milioni di persone in tutta l’Africa sub sahariana entro il 2027, con l’ambizione di raggiungere 20 milioni di persone entro il 2030.

La distribuzione di fornelli migliorati – la cui efficienza è certificata secondo gli standard della Clean Cooking Alliance – permette ad Eni di generare parte dei crediti di carbonio necessari per la compensazione delle emissioni residue.

Il programma – partito da Costa d’Avorio e Mozambico – prevede la fornitura gratuita di fornelli ad alto rendimento energetico (improved cookstove) a famiglie attualmente dipendenti da sistemi di cottura inefficienti. Inoltre, a partire dal prossimo anno, il programma si propone di avviare il passaggio da “improved cookstove” a soluzioni “avanzate” (advanced cookstove), a induzione nelle aree urbane e a pirolisi dei residui agricoli nelle aree rurali, permettendo il totale abbattimento dell’uso della biomassa legnosa.

L’utilizzo di dispositivi più puliti e più sicuri è parte integrante dell’impegno nel contribuire al miglioramento degli standard di vita delle comunità. Oltre ai benefici di carattere ambientale e di risparmio in termini di spesa per il combustibile, l’adozione di fornelli migliorati e avanzati permette di ridurre l’esposizione ai fumi tossici, responsabili dei problemi di salute.

Infatti, secondo dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), circa 2,3 miliardi di persone in tutto il mondo, di cui circa 1 miliardo in Africa, cucinano ancora i propri pasti su fuochi all’aperto o su fornelli rudimentali, respirando il fumo nocivo rilasciato dalla combustione di carbone, carbonella, legna da ardere, rifiuti agricoli e animali. La mancanza di accesso al clean cooking contribuisce a 3,7 milioni di morti premature ogni anno, con donne e bambini maggiormente a rischio.

Il Clean Cooking Programme è volto a favorire proprio l’accesso a sistemi efficaci per la cottura dei cibi in Africa sub sahariana, con l’obiettivo di limitare i problemi di salute legati all’esposizione ai fumi tossici e di ridurre lo sfruttamento delle foreste.

LE ATTIVITÀ DI CLEANING IN AFRICA-TARGET 2030

Il programma di Eni prevede interventi, in linea con le politiche sanitarie nazionali e internazionali, volti alla promozione del benessere comunitario e alla diffusione di best practice igieniche e nutrizionali, al supporto alle campagne dedicate ai temi della salute materno/infantile locali, con un processo di cambiamento culturale, che riguarda sia l’utilizzo di tecnologie diverse per la cucina sia la modifica dei modelli culinari e una acquisizione di strumenti di consapevolezza sui benefici portati.

In particolare in Costa D’Avorio, la distribuzione di fornelli migliorati è iniziata nel 2022, raggiungendo ad oggi circa 500.000 beneficiari. I fornelli sono prodotti interamente da una start-up ivoriana accompagnata da Eni nel miglioramento ed industrializzazione della produzione. Il programma prevede il coinvolgimento di circa 2 milioni di beneficiari. Questi apparecchi, caratterizzati da un’elevata efficienza termica, sono interamente realizzati in Costa d’Avorio da una azienda locale, che grazie al progetto ha incrementato la propria capacità produttiva di oltre il 200%, investendo nell’acquisto di nuovi macchinari e assumendo nuovi lavoratori.

In Mozambico, con il progetto Promoting Energy Efficiency and Clean Cooking, iniziato nel 2018 nell’area di Cabo Delgado, sono stati distribuiti 10.000 fornelli migliorati nella prima fase del progetto, conclusa nel 2021, ed è stata avviata la seconda fase del progetto per distribuire ulteriori 10.000 fornelli. Nel 2023 sono stati lanciati due nuovi progetti che complessivamente serviranno 1,5 milioni di beneficiari nella periferia di Maputo e in due provincie centrali del Paese. In particolare, nell’area di Maputo sono stati già coinvolti 125.000 beneficiari, mentre nell’area di Sofala oltre 65.000.

Nella Repubblica del Congo è stato avviato un nuovo progetto nel 2023, che porterà in 6 anni alla copertura della totalità della popolazione delle due principali città (Brazzaville e Pointe Noire). Il programma prevede la valorizzazione di piccole e medie imprese locali individuate e già presenti nelle due città che verranno aiutate a raggiungere velocemente il livello qualitativo e quantitativo necessario.

In Angola è stato avviato il progetto per distribuire fornelli migliorati a 750.000 beneficiari in 5 provincie (Luanda, Benguela, Huambo, Cuanza Norte, Cuanza Sul). Nel 2024 verranno coinvolti altri 750.000 beneficiari nelle province di Uige e Bengo.

In Ruanda è stata avviata una prima fase di progetto con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di beneficiari partendo dal distretto di Nyagatare, dove ne sono già stati raggiunti oltre 30.000. Nel corso del 2024 si avvierà una seconda fase che prevede di arrivare a 1 milione di beneficiari.

In Tanzania è stato avviato un progetto con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di beneficiari partendo dalle province di Tanga, Dodoma e Morogoro.

Infine, sono coinvolti la Sierra Leone con 2 progetti per raggiungere complessivamente 1,3 milioni di beneficiari, il Madagascar con lo studio di fattibilità per un progetto da 1 milione di beneficiari e il Kenya con l’obiettivo di raggiungere 1,5 milioni di beneficiari una volta definito il contesto normativo sul carbon offset.

IL MODELLO SALUTE PER IL CLEAN COOKING

Per comunicare i messaggi di sensibilizzazione alle corrette condizioni sanitarie, oltre ai momenti di incontro con le famiglie nelle case, vengono utilizzate da Eni anche dimostrazioni culinarie, che grazie allo studio delle tradizioni gastronomiche e delle filiere alimentari locali, riescono ad avvicinare le comunità all’adozione di pratiche di sicurezza alimentare e alla preparazione di pasti nutrizionalmente bilanciati e sani.


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