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Di cos’hanno parlato Mantovano e il capo della Cia

Il sottosegretario ha accolto Burns a Palazzo Chigi stamattina per fare il punto “sui principali fronti di crisi internazionali” e per confermare i legami bilaterali tra i servizi. Nei prossimi giorni in Italia anche il capo del Pentagono per il primo G7 Difesa di sempre

L’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, e William Burns, direttore della Cia accompagnato dall’ambasciatore statunitense Jack Markell, è stata “l’occasione per riconfermare gli eccellenti rapporti bilaterali tra le rispettive intelligence e per fare il punto sui principali fronti di crisi internazionali”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio.

Possiamo ipotizzare: la guerra in Ucraina, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che durante la recente visita a Roma ha parlato di un nuovo pacchetto d’aiuti da parte dell’Italia (che ancora è contraria al via libera ai deep strike contro il territorio russo); la situazione in Medio Oriente, con i soldati italiani impegnati nella missione Unifil in Libano, recentemente colpita dai militari israeliani (di errore tattico ha parlato Herzi Halevi, capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, in un colloquio con il generale Luciano Portolano, nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, come da quest’ultimo riferito in un’intervista al quotidiano la Repubblica); l’Africa, priorità della presidenza italiana del G7 con il Piano Mattei sempre più vicino alla Partnership for Global Infrastructure and Investment a guida americana e le implicazioni della presenza russa e cinese nella regione a cui il sottosegretario ha fatto più volte riferimento in occasioni pubbliche sottolineando il ruolo dell’intelligence italiana. Ipotizzabile un passaggio anche sui temi della penetrazione russa e cinese in Italia e in Europa più in generale.

Forse c’è stato modo di parlare anche della situazione nell’Indo-Pacifico, alla luce delle esercitazioni cinesi iniziate oggi al largo di Taiwan. Si tratta di uno scenario in cui l’Italia si è affacciata recentemente anche con l’invio della portaerei Cavour. E la visita di Burns a Roma sembra conferma l’apprezzamento americano per la proiezione globale italiana.

Tra poche ore arriverà in Italia, prima a Roma e poi a Napoli, Lloyd Austin, segretario alla Difesa, che prenderà parte al primo G7 Difesa mai organizzato (una novità fortemente voluta dalla presidenza italiana). Nei giorni scorsi a Roma erano arrivati Gina Raimondo, segretaria al Commercio, e una delegazione del National Space Council guidata dal segretario esecutivo Chirag Parikh: visite con temi ad alto contenuto di sicurezza e intelligence.



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