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La sfida del Robotic Combat Vehicle giunge al termine. Chi sarà il vincitore?

La US Army si prepara a selezionare il vincitore per lo sviluppo della piattaforma robotica avanzata progettata per supportare i veicoli da combattimento con equipaggio. L’integrazione di tali di questi “robot di terra”, prevista per il 2028, migliorerà le capacità tattiche dell’esercito americano

L’Esercito degli Stati Uniti sta per fare un passo importante verso l’integrazione di veicoli robotici nel proprio arsenale. Entro la prossima primavera, sarà selezionato il vincitore tra quattro concorrenti che stanno sviluppando il Robotic Combat Vehicle (Rcv), una piattaforma robotica destinata a supportare i veicoli da combattimento con equipaggio. Lo ha dichiarato il maggiore Glenn Dean, responsabile del programma per i sistemi di combattimento terrestri.

Un anno fa, l’esercito ha selezionato quattro aziende (McQ, Textron Systems, General Dynamics Land Systems e Oshkosh Defense) per progettare e costruire prototipi di questi veicoli robotici. Il piano iniziale prevedeva lo sviluppo di tre varianti di diverse dimensioni, ma successivamente si è deciso di concentrarsi su una singola piattaforma, che potesse essere equipaggiata con payload specifici per missioni particolari. Ad agosto, ogni azienda ha consegnato due prototipi, ora in fase di test nello stato del Maryland presso l’Aberdeen Proving Ground. Dean ha confermato che entro marzo 2024 sarà selezionato un unico vincitore, il quale dovrà fornire otto ulteriori prototipi per la fase successiva dello sviluppo. Il fornitore vincitore realizzerà anche un’ulteriore versione migliorata del prototipo, integrando nuovi requisiti. Tuttavia, la selezione di un unico fornitore è dettata anche da considerazioni finanziarie. Dean ha spiegato che, nonostante si preferisca mantenere più fornitori nel processo di sviluppo il più a lungo possibile, i fondi limitati costringono a scegliere un solo vincitore.

Per quanto riguarda il controllo dei veicoli robotici, l’esercito ha scelto l’Armored Multipurpose Vehicle (Ampv) come veicolo designato per il controllo delle unità robotiche. Questo perché il veicolo di controllo deve essere in grado di seguire il primo plotone che riceverà i robot, che sarà parte di una brigata corazzata. Diversi veicoli erano stati presi in considerazione, ma alla fine l’esercito ha optato per l’Ampv. Durante una simulazione di combattimento al National Training Center, è emerso che un veicolo di controllo diverso rispetto al resto della formazione diventava facilmente un bersaglio per le forze nemiche, che puntavano a neutralizzare i robot attaccando il loro veicolo di controllo.

Sebbene i prototipi e lo sviluppo del veicolo di controllo stiano progredendo, il software per l’autonomia off-road presenta ancora notevoli difficoltà. In un test condotto a giugno, il robot non è stato in grado di affrontare un percorso impegnativo con una serie di tornanti, dimostrando che la capacità dei sensori di distinguere tra ostacoli sicuri e pericolosi è ancora in fase di sviluppo.

Nonostante i progressi, sono necessari ulteriori miglioramenti per ridurre l’intervento umano e aumentare l’autonomia. Sono in corso valutazioni con tre aziende (Forterra, Kodiak Robotics e Overland AI) per perfezionare le capacità autonome, con un focus sul miglioramento della navigazione off-road e la riduzione dell’intervento umano.

Nonostante le sfide tecniche, i robot hanno dimostrato di fornire benefici tattici, specialmente in ruoli di ricognizione e sicurezza a lungo termine. Tuttavia, rimangono ancora molte questioni da risolvere, in particolare riguardo all’autonomia decisionale e al bilanciamento tra potenza, raggio d’azione e controllo remoto. Con l’obiettivo di una prima implementazione del Rcv nel 2028, l’esercito è ora concentrato sull’affrontare queste sfide per integrare pienamente i veicoli robotici nelle operazioni di combattimento future



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