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Cosa fa Sparkle per collegare Italia e Libia sotto il mare

BlueRaman, l’infrastruttura che collega Mediterraneo e Indo-Pacifico, avrà quattro snodi anche in Libia. L’Italia può agire come facilitatore dell’integrazione euromediterranea e africana, ha spiegato Bagnasco, ad della società del gruppo Tim

Le infrastrutture sono state al centro del business forum italo-libico di ieri, il primo ad avere luogo in Libia dopo oltre un decennio alla presenza di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, e di Abdulhameed Mohamed Dabaiba, primo ministro del governo di unità nazionale libico. Si è discusso anche di cavi sottomarini.

Sparkle, infatti, ne sta sviluppando uno per coinvolgere anche la Libia nel progetto BlueMed. Si tratta del ramo mediterraneo del sistema BlueRaman per collegare Italia, Francia, Grecia e Israele (Blue) e Giordania, Arabia Saudita, Gibuti, Oman e India (Raman). A giugno 2023, l’azienda italiana aveva siglato un memorandum d’intesa con Libya Postal Telecommunication and Technology Holding Company, società di telecomunicazioni statale libica attiva nei servizi fissi per la realizzazione di una nuova infrastruttura che colleghi diverse città della Libia alla Sicilia, e attraverso l’Italia all’Europa, tramite proprio il cavo sottomarino BlueMed. Quattro i nuovi collegamenti: la capitale Tripoli, Misurata in Tripolitania oltre a Bengasi e Derna in Cirenaica. È la conferma che gli interrogativi sul futuro (per cui Tim sta valutando un’offerta del Tesoro con il fondo spagnolo Asterion) non stanno rallentando l’operatività di Sparkle.

“Siamo un ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo allargato, l’Africa e il Medio Oriente”, ha spiegato la presidente Meloni. L’Italia è “un vero e proprio hub di produzione e di distribuzione, ed essere così il perno di congiunzione e di collegamento di nuove interconnessioni, che devono essere infrastrutturali ed economiche”, ha detto ancora facendo riferimento al Piano Mattei per l’Africa per il quale l’Italia punta anche a un collegamento con il Corridoio economico India-Europa-Medio Oriente. Le ha fatto eco, durante la sessione plenaria del businesss forum, Enrico Maria Bagnasco, vicepresidente di Confindustria Assafrica e Mediterraneo e amministrazione delegato di Sparkle: “L’Italia è il principale partner economico della Libia all’interno dell’Unione europea e noi rappresentiamo un ponte naturale che collega la Libia al più ampio mercato europeo. Questa relazione preferenziale offre vantaggi significativi, posizionandoci come facilitatori chiave per l’integrazione euromediterranea e africana”, ha aggiunto.


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