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Contro disinformazione e minacce ibride. L’ultima mossa Ue contro la Russia

Gli Stati membri hanno concordato uno strumento per colpire, ed è la prima volta, disinformazione e manipolazione delle informazioni. Le misure includono il congelamento dei beni e il divieto di viaggio per i soggetti coinvolti, rafforzando la risposta europea alle tattiche destabilizzanti di Mosca

Il nuovo quadro di sanzioni nei confronti della Russia approvato ieri dai 27 Stati membri dell’Unione europea rappresenta una vera novità: per la prima volta, include esplicitamente le attività che rientrano sotto la definizione di “foreign information manipulation and interference” (Fimi), tra cui la disinformazione. È un passo avanti per affrontare le tattiche nella cosiddetta “zona grigia” e le minacce ibride. Ovvero quelle attività ostili condotte appena sotto la soglia del conflitto armato e con metodi che rendono più difficile il processo di attribuzione.

Il nuovo quadro consentirà di sanzionare individui ed entità coinvolti in azioni e politiche del governo russo, che compromettono i valori fondamentali dell’Unione europea e dei suoi Stati membri, la loro sicurezza, indipendenza e integrità, nonché quelli di organizzazioni internazionali e di Paesi terzi.

L’Unione europea si è voluta dotare di questo nuovo strumento per affrontare una serie di minacce ibride, quali: l’indebolimento dei processi elettorali e del funzionamento delle istituzioni democratiche; le minacce e il sabotaggio delle attività economiche, dei servizi di interesse pubblico o delle infrastrutture critiche; l’uso coordinato della disinformazione, la “foreign information manipulation and interference”; i cyber-attacchi, la strumentalizzazione dei migranti e altre attività destabilizzanti. Attività che “dimostrano ancora una volta il comportamento sconsiderato e irresponsabile della Russia e il suo disprezzo per l’ordine internazionale basato sulle regole e il diritto internazionale”, ha commentato Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

In base a questo quadro, che si aggiunge alla toolbox (operativa da dicembre 2022) per una risposta coordinata alle minacce ibride, i soggetti designati saranno soggetti a un congelamento dei beni e ai cittadini e alle aziende dell’Unione europea sarà vietato mettere a loro disposizione fondi. Inoltre, le persone fisiche saranno soggette anche a un divieto di viaggio, che impedirà loro di entrare o transitare nei territori dell’Unione europea.



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