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Automatizzate, digitali e tech. Ecco come saranno le flotte del futuro (Made in Italy)

Euronaval 2024 offre uno spaccato delle nuove esigenze di sicurezza marittima e dell’impegno dell’Europa nel mantenere e rafforzare una difesa navale autonoma e sovrana. Le aziende italiane presenti rappresentano un tassello fondamentale di questa visione, non solo fornendo tecnologia all’avanguardia ma anche contribuendo a rafforzare la posizione dell’Europa come attore chiave sulla scena della difesa globale

Difesa contro le minacce ibride, flotte sempre più automatizzate e digitalizzate, ritorno delle missioni ad alta intensità che impongono lo sviluppo di sistemi capaci di contrastare una gamma sempre più vasta di minacce, dalle incursioni subacquee fino ai missili ipersonici. Questi alcuni dei temi principali su cui si è concentrato Euronaval 2024, l’importante appuntamento che ha riunito a Parigi la comunità cantieristica e navale globale. Tanta la presenza italiana, che consolida la sua posizione nel settore della difesa navale con una forte presenza di aziende che portano innovazioni per la sicurezza marittima, illustrando le capacità e il know-how tecnologico del nostro Paese.

Protagonista Fincantieri che ha presentato i suoi nuovi progetti di navi militari multi-missione, pensati per offrire flessibilità operativa in una vasta gamma di scenari. In particolare sono state illustrate le potenzialità delle nuove fregate e pattugliatori, progettati per adattarsi rapidamente a missioni di sorveglianza, difesa, e supporto logistico, rispondendo alle richieste delle marine europee per una maggiore versatilità e resilienza.

La fiera è stata anche l’occasione per firmare l’accordo preliminare per la seconda fase del Fondo Europeo per la Difesa, dedicato alla Modular and multirole patrol corvette (Mmpc). Sottoscritto dai principali cantieri navali europei, Fincantieri (Italia), Navantia (Spagna), Naval Group (Francia) e il consorzio italo-francese Naviris, il contratto mira a sviluppare nuovi prototipi di corvette multi-missione per rafforzare la sicurezza marittima europea e promuovere la cooperazione industriale tra Italia, Spagna, Francia e Grecia.

Leonardo, invece, ha presentato le sue soluzioni di radar e sistemi di difesa integrati, progettati per rispondere a scenari di conflitto complessi e asimmetrici. Tra i prodotti di punta, il radar Kronos si distingue per la capacità di rilevare e contrastare minacce multiple in tempo reale, anche in condizioni operative difficili. Questo tipo di tecnologia è particolarmente rilevante nel contesto attuale, in cui le minacce marittime includono non solo navi e sommergibili ma anche droni e veicoli sottomarini autonomi.

Nel quadro delle sfide emergenti, un’area di particolare interesse è rappresentata dalle soluzioni contro i droni e altre minacce senza pilota. Mbda ha presentato Sea Warden, un sistema modulare progettato per contrastare veicoli aerei e subacquei non pilotati. Questo sistema, che può essere integrato su diverse piattaforme navali, offre una risposta flessibile e scalabile alle minacce attuali, rispondendo alla crescente domanda di sistemi di autodifesa contro attacchi autonomi e satura. Successo anche per il nuovo missile antinave Teseo Mk2/E di Mbda, un’evoluzione della storica famiglia Otomat, progettato per potenziare le capacità della Marina Militare Italiana. Dotato di un seeker avanzato con tecnologia Aesa e di un data link satellitare, il Teseo Mk2/E offre una precisione migliorata e tempi di reazione ridotti anche in contesti di guerra elettronica, essenziali per scenari di alta intensità. Il primo lancio, avvenuto il 14 ottobre, ha segnato una tappa cruciale per questo sistema, che con la sua portata ampliata garantisce una difesa a lungo raggio contro minacce marittime e terrestri, rafforzando la protezione delle piattaforme navali italiane in modo efficace e moderno.

Sempre nel settore della difesa anti drone, Elt Group ha presentato la nuova generazione della suite di guerra elettronica per la classe Fremm Evo, con capacità anti-drone integrata, sfruttando componenti automatizzati e l’intelligenza artificiale per una difesa reattiva e scalabile. A questa si affianca Adrian, sistema Counter Uas che impiega radar multispettrali e sensori avanzati per rilevare e neutralizzare droni minacciosi.


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