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Pontignano, il ponte anglo-italiano spiegato da Cattaneo

L’evento vede la partecipazione di figure di spicco dei due governi, tra cui i vicepremier Tajani e Rayner. Alessandro Cattaneo, co-presidente italiano, sottolinea la forza dei legami bilaterali nonostante le sfide globali e il cambiamento di nuovo governo a Londra. Un’indagine Swg evidenzia il favore degli italiani per relazioni più solide, con fiducia in un reset positivo tra Regno Unito e Unione europea

Al via oggi la trentaduesima edizione del Convegno di Pontignano, il più importante appuntamento nell’agenda anglo-italiana, organizzato dall’ambasciata britannica in Italia e dal British Council. È la prima dopo 14 anni per un governo laburista a Londra. Ed è la prima per Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, da co-presidente dell’evento assieme a Lord David Willets.

I rapporti bilaterali “saranno ancora più forti”, spiega Cattaneo commentando i numeri del settimo studio Swg commissionato dall’ambasciata britannica alla vigilia del Convegno di Pontignano: sette italiani su dieci sono in favore di un legame solido (tre su quattro tra i laureati); per oltre sei italiani su dieci, con il governo laburista di Sir Keir Starmer non cambierà lo stato delle relazioni tra Regno Unito e Italia che, anzi, miglioreranno; il reset delle relazioni con l’Unione europea è positivo per la maggioranza degli italiani.

L’appuntamento di oggi e domani a Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico a Roma, è dedicato a “creare opportunità”. In particolare, “in un momento non semplice, in cui i cambiamenti sono tanti e continui, con sfide che agenti esterni hanno portato a noi e quelli fra noi”, ha sottolineato Cattaneo. Queste sfide che “agenti esterni” hanno portato a Italia e Regno Unito “sono innumerevoli”, ma “rimane una forte amicizia” bilaterale, ha spiegato ancora Cattaneo parlando di un “legame fortissimo” tra la politica italiana e quella britannica e di uno “slancio politico” che si evidenzia in vari settori nonostante la Brexit, la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina e l’escalation in Medio Oriente. Il lavoro costante sui legami culturali e sociali assicura che fattori di cambiamento non determinino alcuna distanza nella cooperazione tra i due Paesi, ha aggiunto.

Da Londra a Roma per il Convegno di Pontignano, che quest’anno non si tiene nella location tradizionale della certosa fuori Siena, sono già arrivati o attesi Angela Rayner, vicepremier, Nick Thomas-Symonds, sottosegretario con delega al reset tra Regno Unito e Unione europea, e Gareth Thomas, viceministro per i servizi, le piccole e medie imprese e l’export al ministero per il Commercio internazionale. A rappresentare il governo italiano, invece, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle politiche sociali, e Valentino Valentini, viceministro italiano delle Imprese e del Made in Italy. Presenti anche gli ambasciatori Lord Edward Llewellyn, padrone di casa, e Inigo Lambertini, ambasciatore italiano a Londra.


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