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Una Cattedra Agnelli all’Università di Pechino. Prodi primo titolare

In occasione della visita del Presidente Mattarella è stata inaugurata la Cattedra Agnelli di cultura italiana a Pechino. Primo titolare l’ex premier Prodi. “È un ponte che costruiamo per stimolare la comprensione reciproca e la collaborazione pacifica tra i nostri Paesi”, ha detto Elkann

Come ha spiegato il professor Enrico Fardella, la visita di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, in Cina, la prima dopo la decisione italiana di non rinnovare l’adesione alla Via della Seta, ha “un significato principalmente culturale”, anche per “rafforzare il dialogo tra i due popoli”. In questo contesto si inserisce la Cattedra Agnelli di cultura italiana a Pechino promossa dalla Fondazione Agnelli con 2,5 milioni di euro e sviluppata in collaborazione con il TOChina Hub dell’Università di Torino. È stata inaugurata oggi, alla presenza del presidente Mattarella, al China-Europe Philanthropy Innovation Research Center dell’Università di Pechino.

Primo titolare sarà il professor Romano Prodi, già presidente del Consiglio e della Commissione europea, da sempre pontiere dei rapporti italocinesi. L’obiettivo è spiegare il contributo che l’Italia ha storicamente offerto e tuttora propone non solo nel campo delle arti, ma anche della creatività, della conoscenza scientifica e tecnologica, dell’economia e della società. Parallelamente, la cattedra favorirà il dialogo tra le culture italiane e cinesi, migliorando la reciproca conoscenza.

“Negli ultimi anni l’impegno della Fondazione Agnelli per migliorare la qualità della scuola e dell’università in Italia è cresciuto e continuerà a crescere con nuove iniziative e progetti di grande impatto”, ha affermato John Elkann, presidente della Fondazione Agnelli. “La Agnelli Chair che inauguriamo oggi a Pechino, la prima nata in questo Paese su iniziativa di un’istituzione non-profit europea, è un ponte che costruiamo per stimolare la comprensione reciproca e la collaborazione pacifica tra i nostri paesi: racconterà con orgoglio alla Cina il meglio della cultura italiana, di ieri e di oggi, e al contempo rafforzerà il dialogo con il mondo cinese in tutti i suoi aspetti. Un obiettivo particolarmente importante nelle fasi di incertezza e di tensioni globali come è l’attuale”, ha aggiunto. Nel suo intervento, Elkann ha voluto ricordato anche Henry Kissinger, “un amico della mia famiglia e della Cina con cui iniziò a costruire un ponte”. Con l’ex segretario di Stato americano la Fondazione Agnelli ha istituto una cattedra alla Johns Hopkins, negli Stati Uniti, sulle relazioni internazionali.


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