Oggi e domani i rappresentanti delle più potenti economie del mondo si incontreranno al Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. C’è chi cura molto la sicurezza e chi invece preferisce uscire dal protocollo…
È iniziata la 19° riunione dei leader del gruppo G20 in Brasile. Oggi e domani i rappresentanti delle più potenti economie del mondo si incontreranno al Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro per discutere dei temi più vari: dal cambiamento climatico alla guerra in Medio Oriente, passando per l’empowerment femminile e la sostenibilità. All’evento parteciperanno 55 delegazioni di 40 Paesi e 15 organizzazioni internazionali. Hanno confermato la presenza il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente della Cina, Xi Jinping. La Russia, invece, sarà rappresentata dal ministro degli Affari esteri, Sergej Lavrov.
Molti hanno presentato particolari richieste per garantire la sicurezza dei leader. Secondo il sito brasiliano O Globo, la delegazione americana ha inviato sette camion con cibo e acqua. Due aerei provenienti dagli Stati Uniti sono atterrati alla base aerea di Galeão con la fornitura di viveri per l’intera delegazione. Sono arrivati anche un elicottero e l’auto che il presidente degli Usa utilizzerà per i suoi spostamenti a Rio de Janeiro. La delegazione americana sarà scortata dalla Federal Highway Police, mentre tutto il personale incaricato dalla logistica è stato inviato direttamente dal governo degli Stati Uniti.
La Cina invece ha affidato più lavoro ai coordinatori della sicurezza del G20. L’intelligence cinese ha chiesto uno speciale controllo per tutte le 400 camere dell’hotel dove alloggerà la delegazione. L’albergo è situato nella Zona Sud di Rio, ma l’ubicazione non sarà resa nota per ragioni di sicurezza.
Inoltre, la spiaggia vicina all’hotel sarà riservata alle persone della delegazione. Ci saranno cecchini d’élite nei punti attorno all’hotel.“Le navi della Marina garantiranno la sicurezza in mare lungo tutta la costa, ma una nave rimarrà davanti agli alloggi cinesi”, si legge sul sito O Globo. All’ingresso dell’hotel, più di 100 cinesi hanno cantato il loro inno nazionale, hanno esposto striscioni e suonato i tamburi.
La Cina e gli Stati Uniti sono tra i Paesi che hanno ricevuto più attenzione da parte degli organi di sicurezza. Gli organizzatori hanno suddiviso l’attenzione per classificazioni di rischio riservata ai diversi capi di Stato. I rischi sono alti, medi e bassi e gli Stati Uniti e la Cina sono i Paesi che occupano un livello elevato. Hanno un alto livello anche la Russia, che sarà scortata dal Battaglione Mototattico della PMERJ (Polizia Militare dello Stato di Rio de Janeiro), e Israele, tra gli altri partecipanti.
Lúcio Alves de Souza, capo del Centro di coordinamento delle operazioni del Comando militare orientale di Rio de Janeiro, e uno dei responsabili della sicurezza del G20, ha spiegato che si sta istituendo “un sistema di sicurezza sufficiente per servire i capi di Stato […] Abbiamo già avuto diversi eventi importanti qui a Rio de Janeiro, una sequenza. Tutto all’interno di questo scenario che conosciamo. Si sta creando un grande apparato di sicurezza. Non solo con le Forze Armate, ma con organismi di pubblica sicurezza e altre agenzie. Immaginiamo di avere abbastanza sicurezza per garantire la sicurezza dei capi di Stato”.