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Londra conferma il Gcap. Ecco i prossimi passi

Il “Financial Times” rivela: martedì il governo laburista si è riunito e ha deciso un “impegno decisivo” verso il programma con Italia e Giappone per il jet di sesta generazione. A breve l’annuncio ufficiale. Entro fine anno l’accordo industriale

Il via libera del nuovo governo britannico, guidato dal laburista Keir Starmer, al Global Combat Air Programme è arrivato. Il programma, che coinvolge anche Italia e Giappone per lo sviluppo del caccia di sesta generazione entro il 2035, ha ricevuto luce verde martedì e l’annuncio ufficiale è atteso nelle prossime settimane, ha rivelato il Financial Times. Starmer “ha presieduto una riunione di alcuni ministri”, ha scritto il giornale londinese parlando di “un impegno deciso” verso il Global Combat Air Programme. “Starmer era consapevole del disagio di Giappone e Italia per l’incertezza creata dalla Strategic Defence Review e voleva prendere una decisione ferma, in un senso o nell’altro, prima possibile”, ha fonte del giornale.

Come osserva lo Financial Times, la notizia è stata accolta con sollievo da Italia e Giappone, considerato che il Partito laburista aveva suscitato timori in estate, parlando degli alti costi del progetto che avrebbero potuto portare alla sua cancellazione. Luke Pollard, minister delle Forze armate, a luglio aveva descritto il programma come “davvero importante” ma aveva anche aggiunto che non sarebbe stato corretto per lui anticipare le conclusioni della revisione in corso. Anche il premier Starmer si era astenuto dal confermare la partecipazione del Regno Unito durante una visita al Farnborough Air Show a fine luglio.

Due settimane fa, però, un passo avanti. John Healey, segretario alla Difesa, aveva sottolineato l’importanza del Global Combat Air Programme in occasione della ministeriale G7 – la prima di sempre – a Napoli sotto presidenza italiana. Il Regno Unito è un “orgoglioso membro” del programma, aveva spiegato. Il cancelliere britannico Rachel Reeves ha annunciato, nel bilancio recentemente presentato, ulteriori 2,9 miliardi di sterline per il ministero della Difesa per il prossimo anno, destinati a garantire che il Regno Unito continui a rispettare e superare i propri impegni verso la Nato.

Per l’Italia il Gcap rappresenta uno dei tasselli dell’ammodernamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica a cui ha fatto riferimento giovedì Guido Crosetto, ministro della Difesa, in audizione alla commissione Esteri del Senato. Lo stesso giorno Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha parlato del programma, che vede la società che guida come capofila per l’Italia (accanto a Bae Systems per il Regno Unito e Mitsubishi Heavy Industries per il Giappone) in occasione dei risultati finanziari al 30 settembre 2024. “Abbiamo definito, insieme ai nostri clienti e partner, gli elementi principali del programma Gcap che verranno sanciti nella firma formale di un accordo industriale entro fine anno e che prevedono per Leonardo attività strategiche nello sviluppo di sistemi di sistemi”, ha spiegato.


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