Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Crosetto, ha deciso la promozione dell’attuale vicecomandante, già al vertice dell’Ufficio legislativo della Difesa. Prende il posto di Teo Luzi
Su proposta del ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Consiglio dei ministri ha nominato il generale Salvatore Luongo, 62 anni, prossimo comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Per lui si tratta di una promozione, considerato che dal 1° giugno scorso è vicecomandante generale.
Prenderà il posto di Teo Luzi, 65 anni il prossimo 14 novembre, che lascia la guida della Benemerita dopo poco meno di 4 anni di mandato per andare in pensione. Il suo mandato, in scadenza a gennaio 2024, è stato prorogato fino a novembre.
“Congratulazioni e auguri di buon lavoro” arrivano da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. “La sua esperienza e la sua competenza gli consentiranno di guidare al meglio i nostri carabinieri, orgoglio nazionale e forza armata ammirata e apprezzata in patria e all’estero”. Al generale Luzi la presidente del Consiglio ha rivolto “il ringraziamento per la professionalità e la dedizione con i quali ha servito l’Arma, lo Stato e i cittadini”.
Nato a Napoli il 6 giugno 1962, il generale Luongo ha intrapreso la carriera militare nel 1977 e ha studiato alla Scuola militare Nunziatella in Napoli, all’Accademia militare di Modena e alla Scuola di applicazione Carabinieri di Roma. Prima di diventare vicecomandante generale dell’Arma, è stato, da dicembre 2023 al maggio successivo, comandante del Comando interregionale Podgora, con sede a Roma, da cui dipendono i comandi delle legioni del Lazio, delle Marche, della Sardegna, della Toscana e dell’Umbria. Parallelamente alla guida del Podgora è stato consigliere del ministro per l’attuazione delle riforme e per le strategie istituzionali.
Prima, per 7 anni, era stato capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Difesa, servendo sotto quattro ministri di colori politici diversi (Roberta Pinotti del Partito democratico, Elisabetta Trenta del Movimento 5 Stelle, Lorenzo Guerini del Partito democratico e, da ultimo, Guido Crosetto di Fratelli d’Italia). Dall’ottobre 2006 all’ottobre 2011 è assistente militare e aiutante di campo per l’Arma dei carabinieri del Presidente della Repubblica (all’epoca Giorgio Napolitano).
Il ministro Crosetto ha espresso “grande soddisfazione, per una nomina di notevole rilevanza per la sicurezza del Paese”. “La scelta non era assolutamente facile”, ha aggiunto: “È stata sicuramente molto complessa poiché tutti i candidati vantavano curriculum di grandissimo spessore”. Anche lui ha ringraziato il generale Luzi: “Sotto la sua guida abbiamo visto un’Arma dei Carabinieri all’avanguardia, efficiente e tecnologicamente avanzata, ma sempre radicata nei valori e nelle tradizioni”. Nella nota diffusa dalla Difesa vengono sottolineati i “ruoli strategici” di Luongo nella lotta alla criminalità organizzata e nella cooperazione internazionale contro il terrorismo e la sua attenzione all’innovazione.