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Il successo del Falco Xplorer e il futuro dell’aviazione senza equipaggio in Europa

L’aviazione senza equipaggio è ormai realtà, e il Falco Xplorer di Leonardo ne dimostra tutte le capacità nel progetto europeo Eudaas. Questo successo segna un passo decisivo verso l’integrazione dei droni nello spazio aereo comune, posizionando l’Europa al centro dell’innovazione aerospaziale e aprendo la strada a cieli sempre più caratterizzati da tecnologie e missioni

Il recente traguardo raggiunto dal sistema a pilotaggio remoto Falco Xplorer di Leonardo rappresenta una svolta fondamentale in panorama in continua evoluzione come quello dell’aviazione europea. All’aeroporto di Trapani Birgi, il dimostratore Eudaas (European detect and avoid system) ha completato con successo i suoi test finali, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa rivoluzionare la gestione del traffico aereo e l’integrazione dei droni nello spazio aereo europeo. Questo risultato non è solo un traguardo tecnico, ma un passo strategico verso un’Europa più sicura, interconnessa e tecnologicamente avanzata.

Al centro del progetto Eudaas c’è il sistema “Detect and avoid” (Daa), sviluppato con il contributo di Leonardo e di altri partner europei sotto la guida di Saab. Grazie a sensori avanzati e algoritmi intelligenti, il Daa consente ai velivoli senza equipaggio di operare nello spazio aereo non segregato, garantendo la sicurezza sia del traffico aereo cooperativo che di quello non cooperativo. Si tratta di un risultato che non solo migliora la sicurezza, ma riduce anche il carico operativo per i piloti, aprendo la strada a un uso più efficiente e sostenibile dello spazio aereo.

Il Falco Xplorer ha agito come banco di prova ideale per queste tecnologie. Dotato di capacità di rilevamento e anticollisione di ultima generazione, il velivolo ha dimostrato come i droni possano essere integrati nei sistemi standard di gestione del traffico aereo, rispondendo alle esigenze sia civili che militari. Questa dimostrazione non è solo una vittoria tecnica, ma anche un segnale chiaro della leadership europea nel settore aerospaziale.

Il successo del progetto Eudaas è il frutto di una cooperazione internazionale che coinvolge cinque Stati membri dell’Unione Europea (Italia, Svezia, Germania, Francia e Spagna) e dieci partner industriali. Questo modello di collaborazione dimostra come l’Europa ha la capacità di promuovere standard condivisi, garantendo un futuro competitivo per il settore aerospaziale.

L’avvio del progetto Eudaas2, previsto per dicembre 2024, segna il prossimo capitolo di questa ambiziosa iniziativa. Con il supporto del Fondo europeo per la Difesa (Edf) e delle istituzioni europee, si lavorerà per portare le tecnologie Daa a un livello di maturità ancora maggiore, sviluppando standard che possano diventare la base per la certificazione futura. Questo processo non solo rafforza la sicurezza aerea, ma getta le basi per un’industria europea dell’aviazione sempre più integrata e competitiva.

Con oltre 100 voli di prova alle spalle e una capacità operativa iniziale già raggiunta nella configurazione Istar (Intelligence, surveillance, target acquisition and reconnaissance), il Falco Xplorer si prepara a consolidare i piani futuri che prevedono l’integrazione di un nuovo motore e di armamenti avanzati, con l’obiettivo di raggiungere la piena capacità operativa entro il 2026. Queste evoluzioni non solo migliorano le prestazioni del sistema, ma lo posizionano come una risorsa per missioni duali, sia civili che militari. La capacità di offrire sorveglianza 24/7 in ogni condizione atmosferica rende il Falco Xplorer un asset strategico per i governi e le forze armate europee. 

 


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