Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, entra nel dibattito lanciato da Formiche con il documento “Se non ora Quantum. Una strategia nazionale per l’Italia”. È “essenziale” la collaborazione tra pubblico e privato, scrive
Secondo recenti studi, l’impatto economico delle tecnologie quantistiche è stimato in circa 900 miliardi di dollari a livello globale. Sebbene molte applicazioni siano ancora in fase di sviluppo, assistiamo a sperimentazioni promettenti in molti settori, dalla finanza al manifatturiero fino alla sanità.
Settori tipici del nostro Made in Italy come la chimica, la farmaceutica e l’automotive trarranno grandi vantaggi da queste applicazioni che sono destinate a rivoluzionare il modo di affrontare i problemi complessi e migliorare l’efficienza dei processi aziendali.
In Italia, grazie al Pnrr, stiamo muovendo i primi importanti passi verso la creazione di un ecosistema nazionale che può crescere a vantaggio della competitività del Paese. In particolare, i 140 milioni di euro destinati al comparto sono una chiara testimonianza della determinazione del governo ad accompagnare la trasformazione dei nostri settori industriali, offrendo opportunità ulteriori per innovare processi, incrementare la produttività e creare vantaggi competitivi su scala globale.
La collaborazione tra pubblico e privato, insieme a investimenti mirati come il Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing e il partenariato NQSTI, è essenziale per costruire le competenze e le infrastrutture necessarie allo sviluppo delle tecnologie quantistiche.
Con il vostro impegno e la nostra comune visione per il futuro, sono certo che possiamo superare le sfide e cogliere le opportunità che queste tecnologie ci offrono.