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Soldi dal Venezuela a Casaleggio? Cosa dice la sentenza definitiva

A quattro anni dall’inizio della vicenda giudiziaria, il caso dei presunti finanziamenti dal Venezuela a Gianroberto Casaleggio si è concluso con una condanna definitiva per diffamazione di Abc e del giornalista Marcos García Rey. La Corte d’appello di Milano ha confermato la sentenza, sottolineando l’assenza di prove sufficienti a supporto delle accuse

A distanza di 4 anni, la vicenda giudiziaria relativa ai soldi in valigetta dal Venezuela a favore di Gianroberto Casaleggio si è chiusa con una condanna in secondo grado per diffamazione del giornale e del giornalista che avevano pubblicato la notizia. Sono scaduti anche i termini per l’eventuale ricorso in Cassazione dei condannati, dunque la storia è chiusa definitivamente.

I fatti

Il 15 giugno 2020 il giornale spagnolo Abc aveva pubblicato un articolo sostenendo che il governo venezuelano avrebbe finanziato il Movimento 5 Stelle con 3,5 milioni di euro dati, in una valigetta, a Caseleggio. La prova, secondo il giornalista investigativo Marcos García Rey, sarebbe stato un documento governativo. Tuttavia, diversi elementi, a partire da un timbro, sono subito sembrati dubbi. L’anno scorso giornalista e giornale erano stati condannati per diffamazione. Sentenza confermata in appello questa estate e diventata definitiva essendo scaduti i termini per il ricorso in Cassazione.

La sentenza

“L’offesa arrecata alla reputazione di Gianroberto Casaleggio appare ingiusta e non scriminata dal corretto esercizio dell’attività giornalistica”, si legge nella sentenza della Corte d’appello di Milano. “Non sussiste”, aggiunge il giudice, “il rispetto dei limiti di liceità dell’attività giornalistica e, in particolare, quello della verosimiglianza dei fatti riportati”. Il giornale non ha portato sufficienti elementi che garantissero la veridicità del suo articolo. Il giudice ha evidenziato di non avere elementi sul percorso che questi fondi avrebbero seguito in Italia. “Gli elementi addotti”, si legge nella sentenza, “non consentono di ritenere provato il profilo più problematico dal quale il presente giudizio ha preso origine, ossia l’attribuzione a Gianroberto Casaleggio di un fatto specifico, contestato dal figlio, ovverossia la consegna del denaro indicata nell’articolo”. Inoltre, aggiunge il giudice, il giornalista e l’editore spagnoli “avrebbero dovuto indicare e non lo hanno fatto qualche elemento aggiuntivo per provare la pretesa consegna del denaro a Gianroberto Casaleggio”.

Casaleggio contro Conte

Due anni fa il figlio, Davide Casaleggio, ha accusato Giuseppe Conte, presidente del Consiglio all’epoca dei fatti e attuale leader del Movimento 5 Stelle, di aver avuto un ruolo in quella vicenda. “Aveva questo documento da oltre anno, non disse nulla. Fece finta di nulla”, ha dichiarato Casaleggio junior avanzando il dubbio che dietro quel caso ci fosse la volontà di cambiare il corso del movimento diventato recentemente partito.


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