Secondo l’Economist quella della Spagna è la miglior performance dell’anno, frutto delle coraggiose riforme messe in atto. Per il quotidiano Financial Times, il Pil cresce più del previsto e potrebbe addirittura sorpassare l’economia americana, diventando l’economia avanzata a più rapida crescita al mondo. Le previsioni per il 2025…
Per chi pensa che la Spagna, più volte alle urne per il voto anticipato, fosse instabile, ci sono i dati economici a smentire. Mentre le economie dell’Europa brancolano nel buio, la Spagna è diventata punto di riferimento globale per la prosperità, si è vantato il presidente Pedro Sánchez durante un congresso del suo Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe) a dicembre. La crescita infatti non si ferma.
Secondo il settimanale The Economist, il boom spagnolo ha ritmi degni degli Stati Uniti, prima economia del mondo. L’economia del Paese iberico è destinata a crescere del 3% nel 2024, un dato significativo che rappresenta quattro volte la media della zona euro. La ripresa dopo gli effetti della pandemia Covid-19 sono da manuale: ora ci sono 1,8 milioni di posti di lavoro in più rispetto alla fine del 2019. La Spagna ha visto i suoi rendimenti obbligazionari scendere al di sotto di quelli del suo vicino settentrionale per la prima volta dal 2007, precisa l’Economist.
Molto hanno aiutato i fondi europei della Next Generation. Ma sono state decisive le linee politiche sulla spesa pubblica e sulle esportazioni di servizi non turistici, in gran parte di aziende tecnologiche. Un esempio al quale fa riferimento l’Economist è la società di software educativo, Smartick, con sede a Pozuelo, un sobborgo benestante di Madrid: “Utilizza big data e intelligenza artificiale per fornire agli studenti materiali di apprendimento personalizzati in matematica, lettura e codifica”.
C’è anche un importante aumento della popolazione, che è aumentata di 1,5 milioni negli ultimi tre anni. E, sebbene l’inflazione innescata dall’invasione russa dell’Ucraina si sia attenuata, in termini reali il reddito di una famiglia che ha soggiornato negli stessi posti di lavoro è leggermente inferiore a quello del 2019. Solo nell’ultimo anno i salari reali medi hanno iniziato a salire.
Infine, la seconda riforma del lavoro nel 2021 guidata da Sánchez ha preservato la flessibilità del lavoro e ha aggiunto un giro di vite sull’abuso dei contratti temporanei. Ma i capi delle aziende incolpano il governo per il rallentamento degli investimenti sulle politiche più recenti. Si lamentano soprattutto del costante armeggiare con le regole del lavoro e di un implacabile aumento delle tasse.
Dalle elezioni del 2023, il governo di minoranza di Sánchez ha dovuto soddisfare le richieste contrastanti di una mezza dozzina di partiti di sinistra e nazionalisti che lo sostengono in Parlamento. Ed è riuscito a ottenere l’approvazione per aumentare le tasse e raccogliere circa 4,5 miliardi di euro.
Tuttavia, il futuro sembra promettente. Per il quotidiano Financial Times, il Pil spagnolo cresce più del previsto e potrebbe addirittura sorpassare l’economia americana, diventando l’economia avanzata a più rapida crescita al mondo.