Il leader russo ha annunciato la creazione di una rete di alleanze con i Paesi Brics per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale, mirando a contrastare il dominio degli Stati Uniti. L’incontro tra Xi e Medvedev aggiunge peso a questa strategia, evidenziando la crescente influenza del blocco nel definire le regole globali anche in questo settore
In un momento cruciale per la tecnologia globale, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia svilupperà l’intelligenza artificiale in collaborazione con i partner Brics, in un chiaro tentativo di sfidare il predominio degli Stati Uniti in questo settore strategico. Parlando alla conferenza di punta sull’intelligenza artificiale a Mosca, Putin ha sottolineato l’importanza di unire le forze con altri Paesi “emergenti” per partecipare equamente alla corsa globale verso la creazione di soluzioni avanzate di intelligenza artificiale.
Putin ha annunciato la formazione di una “Rete di alleanza IA” composta da associazioni nazionali e istituzioni di sviluppo nei settori dell’intelligenza artificiale dei Paesi Brics – che comprende anche Brasile, Cina, India e Sudafrica – ma anche di stati non membri come Serbia e Indonesia. Questa rete ha l’obiettivo di facilitare la ricerca congiunta e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, creando opportunità per la vendita di prodotti AI nei mercati dei membri.
L’impegno della Russia nel campo dell’intelligenza artificiale è ulteriormente rafforzato dalla situazione geopolitica attuale, caratterizzata da sanzioni occidentali che hanno limitato l’accesso della Russia a tecnologie chiave, come i microchip. Nonostante queste sfide, la Russia mira a investire enormemente nell’intelligenza artificiale, prevedendo che le tecnologie AI possano contribuire significativamente alla crescita del prodotto interno entro il 2030.
In un contesto internazionale di crescente tensione, l’incontro di ieri tra il leader cinese Xi Jinping e Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha ulteriormente sottolineato la volontà della Cina di rafforzare i legami con la Russia. Xi ha esortato a una maggiore cooperazione tra i due Paesi all’interno di strutture multilaterali, evidenziando la necessità di un approccio congiunto per affrontare le sfide globali.
Questi sviluppi indicano un chiaro intento dei Paesi Brics di stabilire un’influenza significativa nella definizione delle regole globali dell’intelligenza artificiale. La crescente collaborazione tra Russia e Cina, unita alla partecipazione di altri membri Brics, potrebbe portare a una ridefinizione delle normative e delle pratiche di AI, ponendo una sfida diretta all’Occidente.
L’Occidente non può non prestare attenzione a questi segnali, poiché il nuovo panorama dell’intelligenza artificiale potrebbe alterare gli equilibri di potere globali. Con i Brics che si propongono come leader nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, è fondamentale che le potenze occidentali sviluppino strategie adeguate per affrontare queste sfide e garantire un futuro etico, nel senso da essere inteso, e competitivo per la tecnologia.