L’anno del serpente, decisivo per “Made in China 2025”, ha portato grandi novità per Pechino e le sue aziende tecnologiche. Dopo che il lancio di DeepSeek R1 ha riacceso la competizione strategica con gli Stati Uniti, anche Alibaba ha aggiornato il suo modello linguistico
L’anno del serpente è iniziato con il botto per la Cina e per le sue aziende tecnologiche. Il lancio di DeepSeek R1 ha riacceso i riflettori sulla competizione – ma c’è chi parla di rivalità – strategica con gli Stati Uniti, grazie all’abilità del modello della startup cinese nel risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico e la generazione di codice. Oggi anche Alibaba ha rilasciato un aggiornamento del suo modello linguistico Qwen, che con la versione 2.5-Plus, che secondo un messaggio diffuso su WeChat dalla compagnia, sarebbe “superiore come performance a GPT-4o, DeepSeek-V3 e Llama-3.1-405B”.
Il 2025 è un anno cruciale per Pechino, considerato il “Made in China 2025”, il piano autarchico lanciato un decennio fa. A ottobre, Bloomberg evidenziava come la Cina avesse la leadership globale in cinque tecnologie chiave su 13 analizzate: rispetto al 2015, confermata quella su droni, pannelli solari e grafene; conquistata su alta velocità ferroviaria e automobili elettriche (e batterie al litio). Se nel 2015 era indietro sull’intelligenza artificiale, oggi è competitiva. In prospettiva, nel 2030 lo rimarrà, secondo Bloomberg.
La tempistica degli annunci di DeepSeek e Alibaba racconta la corsa cinese nell’intelligenza artificiale ma anche la sfida della stessa Cina agli Stati Uniti. Senza dimenticare che due giorni dopo l’uscita di DeepSeek-R1, il proprietario di TikTok, ByteDance, ha rilasciato un aggiornamento del suo modello di intelligenza artificiale di punta.
Sui social cinesi, su cui è forte il controllo del Partito comunista cinese, i cittadini stanno elogiando il successo della startup tecnologica DeepSeek e del suo fondatore dopo che il nuovo modello di intelligenza artificiale dell’azienda ha sconvolto la Silicon Valley e Wall Street. Lo racconta l’emittente americana Cnn. “DeepSeek fa impazzire Meta”, sostiene un utente, riferendosi al gigante tecnologico statunitense che ha investito molto nello sviluppo dei propri modelli di intelligenza artificiale. All’inizio di questa settimana, più di una dozzina di hashtag correlati alla tecnologia all’avanguardia erano di tendenza su Weibo. Anche il fondatore di DeepSeek, Liang Wenfeng, è stato salutato come un visionario della tecnologia che potrebbe aiutare la Cina a inaugurare una cultura dell’innovazione in grado di rivaleggiare con quella della Silicon Valley. Wenfeng è noto per assumere solo talenti nazionali e mantenere i suoi modelli di intelligenza artificiale open source, consentendo ad altre aziende o utenti di testare e sviluppare il modello.
C’è anche il tema della propaganda. Da un audit di NewsGuard, utilizzando prompt su temi di attualità, è emerso che DeepSeek ha ripetuto affermazioni false il 30% delle volte e non ha fornito risposte il 53% delle volte, con un tasso di errore complessivo dell’83%. Nel caso di tre delle dieci affermazioni false testate, DeepSeek ha comunicato la posizione del governo cinese senza che venisse chiesto nulla che riguardasse la Cina né la posizione del governo sull’argomento.
Intanto, i funzionari statunitensi stanno valutando le implicazioni per la sicurezza nazionale di DeepSeek. Lo ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt dopo un colloquio con il Consiglio per la sicurezza nazionale. “Stanno esaminando quali potrebbero essere” le implicazioni per la sicurezza nazionale, ha dichiarato. Leavitt ha anche ribadito le parole del presidente Donald Trump, secondo cui DeepSeek dovrebbe essere “un campanello d’allarme” per l’industria tecnologica statunitense.
La Marina degli Stati Uniti si è portata avanti chiedendo ai suoi dipendenti di evitare l’uso di DeepSeek a causa di “potenziali problemi di sicurezza ed etici”. Un portavoce ha confermato a Cnbc l’invio di un avviso via email al personale, ricordando loro di “non scaricare, installare o utilizzare in alcuna forma il modello DeepSeek”.
Secondo quanto ha riferito Bloomberg, Microsoft avrebbe avviato un’indagine sulla base del sospetto che “il gruppo collegato a DeepSeek” abbia ottenuto “impropriamente dati di OpenAI”, la società di ChatGPT.