L’intelligenza artificiale è una rivoluzione tecnologica e politica che ridefinisce società, lavoro e conoscenza. Il 10 e 11 febbraio la Francia ospiterà il Vertice per l’azione sull’IA, coinvolgendo leader globali e società civile. L’Europa, pioniera in regolamentazione, può guidare il futuro dell’intelligenza artificiale unendo innovazione e responsabilità, con Italia e Francia in prima linea. Le anticipazioni di Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia
L’intelligenza artificiale è più di una rivoluzione industriale e tecnologica. Contiene in sé il potenziale di un profondo cambiamento di paradigma delle nostre società, nel nostro rapporto al sapere, al lavoro, all’informazione, alla cultura e persino al linguaggio. Non è una tecnologia neutra ma una sfida politica e civica che richiede un confronto internazionale attorno ai leader del pianeta, dei ricercatori, delle imprese e della società civile. Per questo motivo la Francia ha raccolto la responsabilità di approfondire la dinamica avviata da Regno Unito e Corea del Sud accogliendo, il 10 e l’11 febbraio 2025, il Vertice per l’azione sull’intelligenza artificiale. Vedrà riuniti a Parigi un centinaio di capi di Stato e di governo e un migliaio di operatori della società civile provenienti da un centinaio di Paesi.
In Italia, le sfide poste da questa rivoluzione sono state al centro della presidenza italiana del G7 nel 2024. I confronti svoltisi in varie sedi hanno evidenziato la trasversalità dell’influenza e delle potenzialità dell’intelligenza artificiale, offrendo spunti significativi per promuovere la cooperazione sia a livello bilaterale tra i nostri due Paesi, sia in ambito europeo.
Come ambasciatore di Francia in Italia, ho voluto promuovere, durante il secondo semestre del 2024, un ciclo di incontri sull’intelligenza artificiale per incoraggiare un dibattito e uno scambio franco-italiano su queste questioni cruciali, spesso caratterizzate da proiezioni tanto allarmistiche quanto utopiche, ma soprattutto da una comprensione ancora incompleta dei loro complessi aspetti. Gli eventi si sono svolti presso la sede dell’ambasciata a Palazzo Farnese, nelle diverse sedi dell’Institut français Italia, ma anche nelle università. Scienziati, esperti, artisti e altri protagonisti hanno affrontato le molteplici questioni sollevate dalle straordinarie potenzialità dell’intelligenza artificiale, cercando al contempo di tracciare i principi di un’etica che ne guidi lo sviluppo e l’applicazione.
Il Vertice per l’azione sull’intelligenza artificiale sarà un momento cruciale per l’Europa. Pioniera in termini di regolamentazione, in particolare dopo l’entrata in vigore del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale lo scorso 1° agosto, è anche una potenza di innovazione in ambito digitale. Non dimentichiamolo: è la culla del Bluetooth, di Asml, di Linux, dei protocolli Tcp/Ip, di Mistral, di Aleph Alpha, di Spotify e così via. A febbraio, l’ecosistema europeo e i suoi talenti saranno messi in risalto: i 27 Stati membri dell’Unione europea sono invitati, così come la Commissione europea, che sta contribuendo attivamente alla preparazione del vertice. Sono convinto che Francia e Italia possano svolgere insieme un ruolo-chiave per far avanzare l’Europa su un percorso che consenta di conciliare la promozione risoluta dell’innovazione e l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.