La decisione storica è stata annunciata dal presidente Nausėda, che mira a rafforzare la deterrenza contro le minacce russe e a ispirare gli alleati. Per il ministro degli Esteri, l’era delle strategie di attesa è finita: ora servono coraggio e leadership
La Lituania ha deciso di incrementare la propria spesa per la difesa fino a una quota compresa tra il 5% e il 6% del prodotto interno a partire dal 2026, consolidando la propria posizione come leader globale negli investimenti militari. La decisione, definita “storica” dal presidente Gitanas Nausėda, è stata presa durante una riunione del Consiglio di Difesa dello Stato e rappresenta un importante passo avanti nella strategia del Paese per rafforzare la propria sicurezza e deterrenza, alla luce delle persistenti minacce provenienti dalla Russia.
“La possibilità di un’aggressione militare russa è ancora reale, anche se non imminente. Dobbiamo aumentare i nostri sforzi per rafforzare significativamente la difesa e la deterrenza, dedicando più risorse a tal fine”, ha dichiarato Nausėda. Attualmente, la Lituania destina poco più del 3% del proprio prodotto interno lordo alla difesa, già una percentuale significativa nel contesto Nato, superata solo dalla Polonia, che ha recentemente superato il 4%.
Con questo impegno, la Lituania non solo risponde alla richiesta avanzata dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, di portare gli investimenti militari al 5% del prodotto interno lordo, ma supera tale soglia, diventando il primo Paese dell’Alleanza Atlantica a raggiungere un simile livello di spesa.
Il ministro degli Esteri, Kęstutis Budrys, ha sottolineato la necessità di un cambiamento di approccio: “Tempi difficili richiedono decisioni coraggiose e leadership. Invitiamo i nostri alleati a seguire questo esempio. L’era delle strategie passive di attesa è finita”. La posizione della Lituania riflette una crescente consapevolezza della necessità di rafforzare la Nato e di promuovere una maggiore condivisione degli oneri all’interno dell’Alleanza.
Il ministero della Difesa lituano ha annunciato che l’aumento dei fondi sarà destinato al potenziamento delle capacità operative e alla creazione accelerata di una divisione nazionale. “Decisione storica in Lituania. Il Paese si è impegnato a incrementare la spesa per la difesa al 5-6% del prodotto interno lordo, diventando un leader globale negli investimenti militari. Dal 2026 al 2030, questi fondi rafforzeranno le capacità operative e consentiranno la creazione più rapida di una divisione nazionale”, si legge in una dichiarazione ufficiale del ministero.
Confinando con la Russia attraverso l’enclave di Kaliningrad, la Lituania si trova in una posizione geografica delicata, che la espone direttamente a potenziali aggressioni. Per questo motivo, l’incremento della spesa militare mira a consolidare la sicurezza nazionale e a rafforzare la resilienza del Paese.
Si tratta di una mossa simbolica considerato il bilancio del Paese, ma che rafforza il ruolo della Lituania come attore strategico nella regione baltica e invia un segnale chiaro agli alleati occidentali e agli avversari geopolitici. “Che possiamo essere un esempio da seguire”, ha aggiunto Nausėda, sottolineando la speranza che altri membri della Nato possano essere ispirati dalla scelta lituana.