Il futuro dell’Oceano Indiano dipende dalla resilienza collettiva, dalla fiducia reciproca e da un impegno costante per il progresso. L’Ioc rappresenta lo strumento con cui l’India esprime la propria visione di un Indo-Pacifico libero e aperto. Da questo dipende il futuro di molti degli equilibri globali
L’Oceano Indiano è il terzo più grande tra le cinque suddivisioni oceaniche del mondo, ma riveste un’importanza strategica cruciale, poiché l’80% del commercio marittimo globale di petrolio transita attraverso quest’area. Esso comprende le rotte marittime più critiche, tra cui gli stretti strategici di Bab-el-Mandeb, Hormuz e Malacca, veri e propri snodi che regolano il flusso del commercio internazionale. Il suo bacino è circondato dall’Africa, dal Medio Oriente (Asia occidentale), dal Sud e Sud-Est asiatico ed è oggetto di contesa tra le grandi potenze globali a causa del suo ruolo centrale nell’economia mondiale.
La sua rilevanza politica, strategica e geopolitica conferisce all’India un ruolo preminente nella regione dell’Oceano Indiano (IOR). La penisola indiana si proietta naturalmente nell’oceano – che prende il nome proprio dall’India – mentre la sua influenza marittima si estende dal Golfo di Aden, all’uscita dello stretto di Bab-el-Mandeb, fino all’ingresso dello stretto di Malacca. Il 90% del commercio indiano attraversa questo oceano, e i suoi territori insulari, tra cui le isole Andamane e Nicobare e le isole Laccadive, rafforzano la sua proiezione strategica nella regione.
L’8ª Conferenza sull’Oceano Indiano (Ioc) si è svolta a Mascate, organizzata dalla India Foundation, con la partecipazione di 28 ministri provenienti da 26 Paesi e delegazioni di 45 Stati. Il forum affronta questioni centrali per un’ampia varietà di attori, dall’India – la più grande democrazia e la nazione più popolosa al mondo – ai piccoli Stati insulari costieri. Le tematiche spaziano dalla sicurezza alla tutela delle zone economiche esclusive (Zee), dal cambiamento climatico ai diritti di pesca. In diversi casi, come nelle Maldive e nelle Seychelles, l’India svolge il ruolo di primo soccorritore umanitario e sociale.
“La nostra navigazione verso nuovi orizzonti è più efficace se affrontata come una flotta coordinata nell’Oceano Indiano. Siamo un gruppo eterogeneo per storia, geografia, sviluppo, politica e cultura, ma ci accomuna una comune dedizione al benessere della regione. In un’epoca instabile e incerta, cerchiamo stabilità e sicurezza come elementi fondamentali. Tuttavia, al di là di questo, abbiamo aspirazioni e ambizioni da realizzare. Il raggiungimento di questi obiettivi sarà più agevole se ci sosterremo reciprocamente, valorizzando le nostre risorse e coordinando le nostre politiche. Posso assicurarvi che l’India sarà in prima linea in questo impegno”, ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri indiano S. Jaishankar nel suo intervento alla conferenza.
Jaishankar ha presentato un’agenda in dieci punti, sottolineando il ruolo dell’India come potenza stabilizzatrice, nonostante le tensioni in Asia occidentale, la pirateria e il terrorismo nello stretto di Bab-el-Mandeb e nell’Indo-Mediterraneo, nonché l’aggressività cinese nell’Indo-Pacifico.
“… abbiamo assunto un ruolo sempre più attivo come primo soccorritore nella regione dell’Oceano Indiano. Questo è avvenuto in contesti quali il conflitto in Yemen, disastri naturali in Mozambico, Sri Lanka e Myanmar, il terremoto in Nepal e in Turchia, o la crisi idrica nelle Maldive. In risposta a sversamenti di petrolio al largo di Mauritius e dello Sri Lanka, l’India è intervenuta tempestivamente”, ha affermato Jaishankar.
Sebbene il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (Imec) non fosse ufficialmente incluso nell’agenda della conferenza, Jaishankar lo ha menzionato come parte della strategia di connettività globale dell’India. Recentemente, durante la visita del Primo Ministro Modi a Washington D.C., il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato: “Abbiamo concordato di collaborare per costruire una delle più grandi rotte commerciali della storia. Si estenderà dall’India a Israele, fino all’Italia e agli Stati Uniti, connettendo i nostri partner attraverso porti, ferrovie e numerosi cavi sottomarini”.
L’area dell’Oceano Indiano trarrà grandi benefici dall’Imec e la sicurezza della regione Indo-Mediterranea sarà essenziale per il successo di questo corridoio commerciale. Al contempo, altri progetti di connettività orientale dell’India, come l’autostrada trilaterale India-Myanmar-Thailandia e il quadro di cooperazione Bay of Bengal Initiative for Multi-Sectoral Technical and Economic Cooperation (Bimstec), consolidano il ruolo dell’India al centro dell’Indo-Pacifico, sostituendo il precedente concetto di Asia-Pacifico. L’India emerge così come fulcro del commercio tra Oriente e Occidente, sfidando seriamente l’egemonia cinese nel Mar Cinese Meridionale, un obiettivo strategico cruciale per Stati Uniti e Giappone.
L’Ioc si afferma come una piattaforma chiave per il confronto tra gli attori della regione marittima più strategica per l’India, di cui è il principale garante della sicurezza. La conferenza contribuisce inoltre al rafforzamento delle istituzioni promosse dall’India, dal Bimstec all’Indian Ocean Rim Association (Iora), di cui l’Italia è partner di dialogo.
In un contesto globale sempre più incerto, la cooperazione tra i Paesi dell’Oceano Indiano rimane essenziale. Sebbene la regione sia caratterizzata da una grande diversità storica, geografica e politica, la comune aspirazione alla stabilità e alla sicurezza costituisce un elemento di coesione. Attraverso partnership solide, il rispetto delle aspirazioni regionali e il coordinamento delle politiche, le nazioni possono garantire un futuro marittimo prospero e sicuro. L’India si conferma impegnata a guidare questi sforzi, promuovendo la cooperazione e affrontando le sfide emergenti.
Il futuro dell’Oceano Indiano dipende dalla resilienza collettiva, dalla fiducia reciproca e da un impegno costante per il progresso. L’Ioc rappresenta lo strumento con cui l’India esprime la propria visione di un Indo-Pacifico libero e aperto.