Amazon Mgm ha raggiunto un accordo storico con la famiglia Broccoli, ottenendo il controllo creativo del franchise di James Bond. Dopo decenni di gestione diretta, Michael Wilson e Barbara Broccoli manterranno un ruolo da co-proprietari ma non supervisioneranno più la produzione. Non sono ancora stati rivelati dettagli su un nuovo film o sull’attore che succederà a Daniel Craig
Gli studios statunitensi Amazon Mgm assumeranno il controllo creativo del franchise di James Bond dopo un accordo con la famiglia Broccoli, i produttori storici dei film. L’accordo rappresenta un cambiamento importante per una delle saghe più iconiche della storia del cinema e dà al colosso statunitense la facoltà di immaginare il futuro del franchise. “Chi scegliereste per interpretare il prossimo Bond?”, ha chiesto Jeff Bezos, fondatore di Amazon, su X.
Dopo decenni di stretto controllo da parte della famiglia Broccoli, Michael Wilson e Barbara Broccoli si ritirano dalla produzione diretta dei film basati sulla famosa spia britannica, ma rimarranno co-proprietari del franchise con Amazon Mgm, si legge nel comunicato. I fratelli sono stati al timone della saga di spionaggio fin da “GoldenEye”, uscito nel 1995 dopo che il padre della signora Broccoli, Albert Broccoli, aveva ceduto le redini. I due hanno supervisionato molti dei film più importanti del franchise, tra cui “Skyfall”, che ha incassato un miliardo di dollari nel 2012.
“Siamo onorati di portare avanti questa magnifica eredità”, ha dichiarato in un comunicato Mike Hopkins, responsabile di Amazon Mgm e del servizio di streaming Amazon Prime. I dettagli finanziari dell’accordo non sono stati rivelati, così come il calendario per un eventuale prossimo film o per un successore di Daniel Craig nel ruolo di James Bond.
Nel 2016, Sir Alex Younger, allora capo del Secret Intelligence, si diceva – come ricordato anche nella prima puntata di 00Podcast (una produzione Formiche.net in collaborazione con Intesa Sanpaolo) – “combattuto” sulla figura di James Bond: “Ha creato un immagine potente per l’MI6: come C, la versione reale di M, ci sono poche persone che non vengono a pranzo se le invito. Molti dei nostri colleghi invidiano il riconoscimento globale del nostro acronimo”, aveva spiegato. Tuttavia, “per troppo tempo” le persone hanno creduto che “ci fosse un’unica qualità a definire un ufficiale dell’MI6, che si trattasse di un’istruzione a Oxbridge o di un’abilità nel combattimento corpo a corpo. Questo, ovviamente, è palesemente falso. Non esiste uno standard”.