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Il grande spazio da riempire tra Europa e Stati Uniti. Le parole di Tajani

Di Antonio Tajani

Il rapporto transatlantico è una straordinaria ricchezza per l’Italia, per l’Europa e per gli Stati Uniti. Una grande storia di amicizia che vogliamo continuare ad alimentare, per la sicurezza dell’Occidente e la crescita delle nostre economie. Pubblichiamo il messaggio che il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri ha inviato in occasione dell’evento “Relazioni transatlantiche: nuove prospettive e sfide” organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo, in collaborazione con il Centro Studi Americani

Ringrazio gli organizzatori e saluto tutti i partecipanti a questo importante appuntamento dedicato alle opportunità e alle sfide del rapporto transatlantico.

Stati Uniti ed Europa sono i due cardini della politica estera di questo governo. Due facce della stessa medaglia, che si chiama Occidente. Nei giorni scorsi, in Canada, alla riunione dei ministri degli Esteri del G7, ho avuto un nuovo lungo colloquio con il segretario di Stato Marco Rubio. Abbiamo parlato a 360 gradi di tutti gli scenari, dalle questioni commerciali, all’Ucraina, al Medioriente.

Sono rientrato con la convinzione che vi sia grande spazio, che dobbiamo saper cogliere, per il dialogo tra Europa e Stati Uniti.

Penso in primo luogo alla collaborazione economica. I nostri sistemi economici sono profondamente interconnessi. Il nostro è un partenariato economico straordinario e ci sono margini per riequilibrare la bilancia commerciale con soddisfazione di tutti. Possiamo favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese, investire di più negli Stati Uniti.

Dagli Usa possiamo importare di più, per esempio nel settore della difesa anche in un’ottica di rafforzamento del pilastro europeo della Nato.

La collaborazione transatlantica è un punto di riferimento imprescindibile per il futuro della sicurezza dell’Europa, dall’Ucraina fino all’Atlantico e nei confronti delle minacce che vengono dal Fianco Sud.

Il piano per la sicurezza della presidente von der Leyen va nella giusta direzione. Servirà a scoraggiare future aggressioni e a dimostrare agli Stati Uniti che siamo un partner affidabile. Anche per questo ieri ho sottolineato – parlando della costruzione dell’Europa della Difesa – come sarebbe un errore escludere a priori la collaborazione industriale con il nostro principale alleato.

In Ucraina condividiamo l’obiettivo di una pace giusta e duratura. La dichiarazione finale che abbiamo adottato in Canada è molto chiara in proposito. Abbiamo accolto con favore il processo di dialogo che si è messo in moto e vogliamo sostenerlo. Lo stesso Rubio mi ha sottolineato che l’Europa dovrà farne parte, abbiamo un sistema articolato di sanzioni sulla Russia che impone la nostra presenza al tavolo.

È chiaro che nell’ipotesi di una pace – che tutti speriamo arrivi presto – occorreranno forti garanzie di sicurezza, che sono impossibili senza un impegno concreto americano. Per questo dobbiamo mantenere l’unità transatlantica: solo uniti siamo forti.

Io credo che le opportunità di questa fase sono numerose, a cominciare dalle collaborazioni in settori strategici di avanguardia. Penso ad esempio allo Spazio, che vede l’Italia in prima fila: nelle scorse settimane un lander della Nasa è atterrato sulla Luna anche grazie alla tecnologia italiana ed allo spirito di innovazione di una azienda veneta.

Il rapporto transatlantico è una straordinaria ricchezza per l’Italia, per l’Europa e per gli Stati Uniti. Una grande storia di amicizia che vogliamo continuare ad alimentare, per la sicurezza dell’Occidente e la crescita delle nostre economie.

Contate su di me, contate sul governo!

 


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