L’Unione europea, con il Green Deal, ha già tracciato un percorso ambizioso verso la neutralità climatica entro il 2050. Ma i risultati raggiunti fino a oggi non devono farci adagiare sugli allori: sono richieste nuove energie, idee innovative e soprattutto la collaborazione di tutti gli attori – istituzioni, imprese, e cittadini – per mantenere il ritmo necessario. L’intervento di Thomas Panozzo, country manager di VINCI Energies Italia
All’alba di una nuova legislatura europea e con la nuova Commissione ormai definitivamente insediata, l’agenda della sostenibilità emerge come un imperativo imprescindibile. Non si tratta più solo di un’opzione morale o di un approccio orientato alla reputazione aziendale, ma di una necessità strategica per il benessere del continente e la competitività delle sue economie.
L’Unione europea, con il Green Deal, ha già tracciato un percorso ambizioso verso la neutralità climatica entro il 2050. Ma i risultati raggiunti fino a oggi non devono farci adagiare sugli allori: sono richieste nuove energie, idee innovative e soprattutto la collaborazione di tutti gli attori – istituzioni, imprese, e cittadini – per mantenere il ritmo necessario.
In qualità di Country Manager di VINCI Energies Italia, una realtà che opera nel cuore delle infrastrutture essenziali per il Paese e per il continente, ho avuto modo di constatare come la sostenibilità sia una sfida importante ma anche un potente motore di trasformazione. I nostri investimenti nell’efficienza energetica, nella transizione digitale e nella mobilità sostenibile non sono solo risposte alle necessità normative, ma rappresentano un volano strategico per l’innovazione e la creazione di valore per le comunità in cui operiamo.
Ma cosa significa, concretamente, mettere la sostenibilità al centro delle priorità europee? Innanzitutto, vuol dire riconoscere che le scelte del presente avranno ripercussioni profonde sulle prossime generazioni. Il settore energetico, per esempio, è chiamato a svolgere un ruolo chiave: non solo attraverso il potenziamento delle fonti rinnovabili, ma anche tramite soluzioni che migliorino l’efficienza delle nostre città, dei nostri edifici, delle nostre industrie e ne riducano gli sprechi. Questo è esattamente ciò che facciamo in VINCI Energies, da progetti di Smart City volti a rendere le città più sicure, vivibili e sostenibili a progetti di Smart Building, dove le soluzioni ed i servizi che proponiamo permettono di ridurre i consumi e le emissioni dell’edificio.
In secondo luogo, sostenibilità significa promuovere una cultura della responsabilità condivisa. Le aziende devono essere leader in questo processo, adottando modelli di business che integrino criteri ESG (Environmental, Social, Governance) e favorendo l’adozione di pratiche sostenibili lungo tutta la filiera. Al tempo stesso, è fondamentale che le istituzioni europee forniscano un quadro normativo chiaro e incentivi adeguati, creando un ecosistema favorevole all’innovazione sostenibile senza al contempo fare della over-regulation, che avrebbe degli effetti devastanti sulla competititività delle nostre aziende
Infine, è essenziale considerare la sostenibilità non solo come un costo, ma come un investimento. I progetti sostenibili non solo aiutano a mitigare i rischi climatici, ma generano nuove opportunità economiche e occupazionali. Pensiamo, ad esempio, al potenziale delle energie rinnovabili o delle infrastrutture digitali: settori in cui l’Europa può e deve giocare un ruolo da protagonista globale.
Con l’inizio di questa nuova fase politica, abbiamo l’occasione di rafforzare l’impegno comune verso una crescita sostenibile e inclusiva. Le aziende come VINCI Energies sono pronte a fare la propria parte, ma è necessaria una visione chiara e condivisa da parte dei decisori politici. L’Europa ha l’opportunità di dimostrare che la transizione ecologica è non solo possibile, ma desiderabile e vantaggiosa per tutti.
La sfida è grande, ma le possibilità lo sono altrettanto. Guardiamo al futuro con ottimismo, consapevoli che ogni scelta di oggi contribuirà a disegnare il mondo che lasceremo in eredità. Certi che, lavorando insieme, potremo costruire un’Europa più sostenibile, resiliente e prospera.