Guardando alla realtà del Mediterraneo, il cambiamento climatico può essere un importante argomento su cui sviluppare nuovi progetti di collaborazione e cooperazione con i Paesi della regione, per i quali Med-Or Italian Foundation si propone di svolgere la sua funzione di ponte tra le due sponde della regione, promuovendo saperi, competenze, cultura
Le cronache degli ultimi anni hanno purtroppo riportato numerosi episodi drammatici, in tutto il mondo, che ricordano la gravità della sfida posta dai cambiamenti climatici in atto e degli eventi calamitosi ad essi associati. Le ultime, tragiche alluvioni che hanno colpito molti paesi europei, sono state purtroppo solo l’ultimo di una lunga serie di eventi catastrofici di origine climatica che hanno avuto un impatto spaventoso a livello ambientale, economico e politico.
Ma se allarghiamo lo sguardo al resto del mondo, osserviamo come da tempo, ormai, si siano moltiplicati gli effetti spesso catastrofici di eventi associati all’ambiente e in particolare ai cambiamenti climatici. Dalle temperature sempre più alte, a lunghi periodi di siccità, ad alluvioni improvvise legate a manifestazioni atmosferiche sempre più imprevedibili e violente, fino ad incendi di dimensioni sempre più vaste. La memoria, per esempio, corre ai grandi incendi che negli anni hanno sconvolto l’Amazzonia, l’Australia, la Russia, gli Stati Uniti, i paesi del Mediterraneo, dalla penisola iberica, ai Balcani e alla Grecia.
Per non dimenticare il tema, sempre più importante per i suoi possibili effetti, dello scioglimento dei ghiacci polari, collegato all’aumento delle temperature atmosferiche, con il conseguente aumento del livello dei mari. Un tema spesso sottovalutato, ma che rappresenta potenziali conseguenze oggi difficilmente ponderabili, potenzialmente drammatiche. Si pensi alle conseguenze che potrebbero prodursi sui porti esistenti, sulle città costiere, sulle popolazioni residenti nelle zone marittime, sulle isole oceaniche e anche sulle innumerevoli infrastrutture strategiche, a livello industriale, commerciale, energetico, militare, presenti sulle coste o nei mari. Ma anche alle conseguenze di tipo politico, geopolitico e giuridico, con interi territori che nei prossimi decenni potrebbero scomparire e nuove rotte marittime aprirsi negli spazi rimasti sgombri dai ghiacci per larga parte dell’anno.
È sempre più evidente, per questa serie di motivi appena elencati, che il rischio derivante da eventi atmosferici estremi e catastrofici, e più in generale quello derivante dai cambiamenti climatici in atto, siano questioni centrali, non eludibili, per la sicurezza dei paesi e per il loro futuro. Ed è altresì chiaro, come abbiano anche conseguenze importanti che impattano l’economia, la politica e le relazioni tra gli stati, arrivando anche a rappresentare un potenziale elemento di nuova tensione o di conflitto, in particolare per quanto riguarda il controllo di risorse che proprio i cambiamenti climatici e ambientali potrebbero mettere in discussione, come l’acqua. Ma disvelano anche scenari possibili di competizione geopolitica e geoeconomica legata sia al controllo di territori strategici, per esempio nell’Artico, o delle riserve di minerali critici, fondamentali nello sviluppo delle tecnologie indispensabili per affrontare la transizione tecnologica funzionale anche a superare la dipendenza dalle fonti di energia fossile all’origine dell’emissione dei gas serra direttamente collegati all’aumento delle temperature nella terra. Per non contare quanto gli effetti dei cambiamenti climatici possano produrre ripercussioni in ambiti anche molto diversi tra loro, ma tutti riconducibili al più vasto tema della sicurezza globale e di quella che viene oggi definita sicurezza umana.
Dalle migrazioni climatiche, diventata un’autentica sfida per le organizzazioni internazionali con milioni di persone ogni anno costrette a lasciare i propri territori di origine, soprattutto in alcune regioni del pianeta più povere, al tema delle conseguenze sanitarie dei cambiamenti climatici, fino alle minacce per la sicurezza alimentare o per la sicurezza delle catene di approvvigionamento minacciate dalle calamità naturali. Infine, quanto i cambiamenti climatici possono compromettere o condizionare le attività militari, costringendo una ridefinizione strategica di alcuni assetti di difesa degli stati, a livello di infrastrutture, basi, strumenti, influenzando anche le operazioni sul terreno, oppure, più in generale, possano colpire la sicurezza delle città, dei territori, delle coste. E come, di fronte a questi scenari e al moltiplicarsi di minacce e rischi legati ai cambiamenti del clima, diventi necessario definire strategie di intervento, di prevenzione e di contrasto impiegando la ricerca scientifica e le nuove tecnologie per fare fronte a queste sfide esiziali per la nostra sopravvivenza.
Ecco, dunque, da questo breve elenco di questioni, si può comprendere quanto questo tema nel corso degli ultimi anni abbia assunto una dimensione di rilevanza strategica fondamentale per il nostro futuro. Per questo motivo, essendo collegato a molti temi, che vanno dall’economia all’energia, dalla rivoluzione digitale allo spazio, si evince il perché sia diventato oggetto non solo di un sempre più acceso confronto diplomatico, ma abbia anche una sua dimensione di natura geopolitica e non solo politica. Del resto, la storia ci riporta molti esempi del passato in cui proprio gli effetti dei cambiamenti climatici avevano prodotto conseguenze gravi sulle popolazioni, sugli stati, sugli imperi, fin dall’epoca antica. Un filo rosso che lega clima e ambiente alla vicenda umana, attraversa la storia fino ai nostri giorni, passando attraverso grandi eventi catastrofici, che hanno spesso cambiato la storia stessa. Il clima è da sempre un elemento variabile, ma fondamentale, per la vita del pianeta terra. Più volte è cambiato, anche per effetto del mutare di condizioni naturali nel pianeta. Oggi stiamo vivendo un’epoca in cui, nel momento in cui la rivalità e la competizione tra le grandi potenze del pianeta si fa ogni giorno più aspra, i nuovi equilibri negli assetti geopolitici globali possono essere condizionati, nei prossimi anni, da alcuni grandi processi in corso: uno di questi processi è indubbiamente il climate change.
I cambiamenti climatici sono un dato di fatto, di cui prendere atto per agire di conseguenza: probabilmente insieme alla rivoluzione tecnologica e all’avvento della Intelligenza artificiale rappresentano due grandi sfide del nostro presente e del nostro futuro immediato. Affrontare la riflessione intorno a questi temi, sia per la loro portata generale che per gli effetti che possono produrre sulle attività umane è indispensabile, poiché determineranno gli assetti industriali, economici, sociali, politici del futuro. Per questo motivo come Med-Or Italian Foundation abbiamo cercato di affrontare una riflessione nuova, sul tema degli effetti dei cambiamenti climatici, con una doppia prospettiva a noi in questo momento particolarmente cara: la prima riguarda l’area geografica di riferimento principale in cui proiettare gli scenari possibili legati a questo tema, ovvero il Mediterraneo allargato. Una regione del globo, peraltro, particolarmente sensibile ed esposta agli effetti dei cambiamenti climatici, e ad alcune delle minacce più gravi ad essi collegate. La seconda per quanto riguarda proprio la dimensione del loro impatto a livello economico, securitario e politico. Con questa doppia prospettiva sono stati realizzati alcuni approfondimenti che abbiamo raccolto nel nostro Quaderno dedicato proprio all’impatto dei cambiamenti climatici nella dimensione della sicurezza.
Abbiamo cercato di inquadrare, attraverso contributi di natura multidisciplinare, i diversi aspetti di questo vasto tema e delle sue differenti implicazioni lasciando lo spazio, in futuro, ad una riflessione successiva che possa invece mettere in campo anche proposte di lavoro, sia partendo da casi studio internazionali ed esperienze concrete maturate sul campo, anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie per affrontare questa sfida strategica fondamentale.
I prossimi anni potrebbero purtroppo portarci sempre più di frequente di fronte ai rischi e alle conseguenze dirette dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici. Non solo a livello di sicurezza ambientale. Aumentare il livello di consapevolezza, sulla complessità del tema e sulle diverse ricadute che può avere, è a dir poco indispensabile: per aumentare la consapevolezza della sua importanza nell’opinione pubblica e sviluppare misure di mitigazione e riduzione degli effetti o di prevenzione dei rischi sempre più efficaci.
Questo tema è oggi ampiamente discusso e trasversale, per gli interessi che coinvolge e le svariate ricadute che può produrre, con una forte attenzione da molteplici attori internazionali. Guardando alla realtà del Mediterraneo, può essere infine un importante argomento su cui sviluppare nuovi progetti di collaborazione e cooperazione con i paesi della regione, per i quali Med-Or Italian Foundation si propone di svolgere la sua funzione di ponte tra le due sponde della regione, promuovendo saperi, competenze, cultura.
(Questo testo è ripreso dal Quaderno: “Cambiamenti climatici e sicurezza: una sfida globale”)