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Così il Bimstec sta cambiando gli equilibri dell’Asia orientale. L’analisi di Shenoy

Di Vas Shenoy

Il 6º vertice del Bimestec si è tenuto a Bangkok sotto la guida del governo thailandese il 4 aprile 2025, con il tema “Un Bimestec prospero, resiliente e aperto”. L’analisi di Vas Shenoy sulle evoluzioni del progetto strategico che sta cambiando gli equilibri dell’Asia orientale

La Bay of Bengal Initiative for Multi-Sectoral Technical and Economic Cooperation (Bimestec) è un’organizzazione regionale internazionale che coinvolge sette nazioni dell’Asia meridionale e sud-orientale (India, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Myanmar, Thailandia e Sri Lanka), tutti paesi che si affacciano sulla Baia del Bengala. L’organizzazione è considerata guidata dall’India ed è un elemento chiave della politica indiana dell’“Act East”, volta a contenere l’influenza della Cina, mantenere una profondità strategica nella regione e migliorare la connettività tra l’India e i paesi dell’Asean.

Una guerra civile in Myanmar e un forte terremoto che ha colpito anche la Thailandia hanno quasi fatto deragliare il vertice, già rinviato l’anno precedente a causa dell’instabilità politica in Thailandia. La regione è inoltre attraversata da forti tensioni dovute a un colpo di Stato incostituzionale in Bangladesh, dove la prima ministra democraticamente eletta, Sheikh Hasina, è stata rimossa da un golpe guidato da studenti, islamisti e dall’opposizione, con a capo il premio Nobel Muhammad Yunus, apertamente ostile all’India e impegnato a rafforzare i legami con Pakistan e Cina, aumentando così le tensioni con Nuova Delhi, alla quale il Bangladesh deve la propria indipendenza. Anche in Nepal sono esplose proteste pro-monarchia, che hanno messo in difficoltà il governo. Nonostante questo contesto delicato, il vertice Bimestec è stato un successo e ha ospitato il primo incontro bilaterale tra il Chief Advisor del Bangladesh Muhammad Yunus e il Primo Ministro indiano Narendra Modi.

Il vertice ha anche segnato il primo incontro di persona tra il leader della giunta militare del Myanmar, Min Aung Hlaing, e Modi da quando Hlaing ha preso il potere nel 2021. La giunta è fortemente sostenuta dalla Cina, e sia India che Cina stanno costruendo porti strategici nel paese: l’India a Sittwe, la Cina a Kyaukpyu. Hlaing è stato recentemente a Mosca, divenuta uno dei principali sostenitori del regime, impegnata a costruire un porto a Dawei, punto strategico nella Baia del Bengala. Nel frattempo, l’esercito birmano sta perdendo il controllo di vaste aree del paese a favore delle forze di opposizione, mentre il Myanmar è in guerra civile ed è stato colpito da un devastante terremoto.

Modi ha inoltre incontrato il Primo Ministro del Nepal, KP Sharma Oli, che ha espresso preoccupazione per il presunto ruolo dell’India nelle recenti proteste pro-monarchiche. In un incontro riservato, Modi avrebbe riaffermato il pieno sostegno dell’India alla democrazia nepalese.

Il Primo Ministro indiano ha avuto incontri positivi anche con il Primo Ministro del Bhutan e con la sua ospite, la Prima Ministra della Thailandia, Paetongtarn Shinawatra. In questa occasione, India e Thailandia hanno elevato le loro relazioni a partenariato strategico. Modi ha inoltre interagito con Harini Amarasuriya, Primo Ministro dello Sri Lanka, e con il Presidente Anura Kumara Dissanayake. Incontri ufficiali con il Presidente si svolgeranno a Colombo, dove Modi è arrivato oggi dopo la conclusione del vertice.

Il vertice, che mirava a rafforzare la cooperazione regionale e promuovere la prosperità condivisa nell’area della Baia del Bengala, ha visto Modi proporre un piano d’azione in 21 punti per una cooperazione più profonda. Ha sottolineato l’importanza della connettività, della sicurezza e dello sviluppo sostenibile, evidenziando la necessità di collaborazioni contro il terrorismo e per la sicurezza marittima. Tra le sue proposte principali figurano l’integrazione dell’Unified Payment Interface (UPI) indiana con i sistemi di pagamento dei paesi Bimestec, la creazione di Centri di Eccellenza in India dedicati alla gestione dei disastri, al trasporto marittimo sostenibile, alla medicina tradizionale e alla ricerca agricola, oltre al lancio del programma BODHI per formare ogni anno 300 giovani provenienti dai paesi membri.

Modi ha anche suggerito la creazione di una Camera di Commercio Bimestec e l’organizzazione di un summit annuale delle imprese per favorire l’impegno economico, offrendo il sostegno dell’India per lo sviluppo dell’infrastruttura pubblica digitale e per la formazione in ambito oncologico. La connettività regionale, in particolare il progetto autostradale India-Myanmar-Tailandia, oggi in stallo, è cruciale per l’India al fine di aumentare la propria influenza nella Baia del Bengala e facilitare il commercio con l’Asia meridionale e sud-orientale. Con l’India-Middle East-Europe Economic Corridor (IMEC) che guadagna slancio a ovest, se Nuova Delhi riuscirà a migliorare la connettività e le relazioni strategiche nella regione, potrà diventare un hub commerciale tra Occidente e Oriente, riducendo tempi e costi di trasporto delle merci.

Il vertice ha prodotto importanti dichiarazioni e accordi. È stata adottata la *Visione di Bangkok 2030*, la prima roadmap strategica del Bimestec, con l’obiettivo di rendere la regione più prospera, inclusiva e resiliente entro il 2030. La Dichiarazione del 6º Vertice ha delineato un rafforzamento della cooperazione in materia di commercio, sicurezza e connettività. È stato firmato un accordo storico sulla cooperazione nel trasporto marittimo per migliorare il commercio via mare e costiero tra i membri, primo passo verso una via commerciale alternativa verso l’Est e i paesi Asean.

Tra gli altri accordi figurano quello tra il Bimestec e l’Indian Ocean Rim Association (IORA), strategico perché unisce il dominio marittimo dell’India nell’Oceano Indiano a ovest con la Baia del Bengala a est, connettendo l’Indo-Mediterraneo con l’Indo-Pacifico. Un altro accordo è stato firmato con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) per contrastare la criminalità transnazionale. Il vertice ha anche approvato nuove Regole di Procedura per rafforzare la struttura istituzionale del Bimestec e garantire l’adesione a un ordine basato sulle regole, accettando anche il rapporto del Gruppo di Personalità Eminenti per orientare la crescita futura dell’organizzazione.

Il Bangladesh ha assunto la presidenza del Bimestec dalla Thailandia, con l’obiettivo di promuovere commercio, investimenti e iniziative per l’economia blu attraverso il proprio Segretariato a Dhaka. Il vertice ha confermato il ruolo crescente del Bimestec come ponte tra Asia meridionale e sud-orientale, soprattutto come valida alternativa al bloccato SAARC. La leadership dell’India sotto Modi è stata chiaramente visibile: la sua visione e le sue proposte hanno modellato i risultati del vertice, sottolineando il ruolo centrale dell’India nello sviluppo regionale, nella risposta ai disastri e nella connettività.

Il Primo Ministro Modi ha concluso la sua visita in Thailandia il 4 aprile e si è diretto in Sri Lanka, confermando ulteriormente l’impegno dell’India a rafforzare i legami bilaterali e regionali. Il 6º Vertice del Bimestec non solo ha fatto avanzare l’agenda dell’organizzazione, ma ha anche messo in evidenza la diplomazia strategica di Modi e la centralità dell’India nella definizione del futuro che va dall’Indo-Mediterraneo all’Indo-Pacifico.

(Foto: bimstec.org)


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